MARTINA FRANCA (TARANTO) - Alla fine la scelta è ricaduta davvero su Pasqualina Castronuovo. È lei il nuovo assessore con delega all’Ecologia e Ambiente ed è in quota al Partito democratico. Significa che, anticipando le previsioni di quello che deciderà il Consiglio comunale, dovrebbe andare a Giovanni Basta la presidenza del Consiglio comunale.
La chiusura su Castronuovo è arrivata dopo una lunga discussione durata diversi giorni, ma la firma è arrivata nella tarda mattinata a poche ore dalla tradizionale cerimonia dei ceri che si è svolta ieri sera, nell’ambito delle iniziative della festa patronale. «Sono molto felice di salutare e presentare alla città la nuova Giunta e il Consiglio comunale: auguro a noi tutti un buon lavoro per il bene della nostra comunità e sotto la protezione dei nostri Santi Patroni a cui, oggi, con l’Offerta dei Ceri, rinnoviamo la nostra devozione», ha detto il sindaco Gianfranco Palmisano nel suo lungo discorso.
«Il Consiglio Comunale - ha detto il primo cittadino - sarà impegnato, nel prossimo futuro, a compiere scelte importanti di programmazione e pianificazione urbana per favorire gli investimenti e generare lavoro. Terminata la campagna elettorale, sono fiducioso che tutti i Consiglieri daranno il proprio contributo in un clima di collaborazione fra maggioranza e opposizione. Tutti saremo impegnati ad ascoltare i cittadini e ad interpretare le loro esigenze. La politica, perdendo quel ruolo di guida assoluta, svolge sempre più un ruolo di coordinamento tra le parti. In tal senso la partecipazione non è più un diritto ma un dovere su cui si fonda l’essere cittadini di Martina Franca, parte di una comunità».
Poi il sindaco entra nel vivo delle diverse tematiche. «Progettare e realizzare interventi per migliorare la vivibilità di Martina significa mettere al centro della nostra azione amministrativa la persona, significa rivolgere la nostra attenzione soprattutto ai più fragili e ai più bisognosi, perché l’emergenza sanitaria del Covid ne ha provocata anche una economica che ha messo a dura prova il tessuto imprenditoriale e il bilancio di tante famiglie. Tutto questo fa parte di un “cantiere di speranza” che abbiamo aperto simbolicamente per prenderci cura della nostra casa comune e per dare vita ad una città solidale e sempre più accogliente, la Martina del futuro da costruire insieme. Per questo abbiamo scelto dei nomi innovativi e soprattutto empatici per gli assessorati: Assessorato alla Visione, al Futuro, alla Crescita, all’Ascolto, alla Creatività, all’Accoglienza, alla Sostenibilità. Dietro ad ogni assessorato non ci sono solo deleghe burocratiche ma impegni, obiettivi, persone, gruppi di lavoro pronti ad operare in sinergia e a condividere con i cittadini le scelte importanti».
Palmisano si è soffermato sul ruolo delle associazioni: «sapremo offrire risposte serie anche alla galassia di associazioni culturali e di associazioni sportive, i cui recenti successi ci rendono orgogliosi: il loro impegno qualifica Martina Franca come punto di riferimento assoluto nel panorama nazionale. Vorrei, inoltre, fare un plauso a tutti i sodalizi laici e di laicato al servizio della Chiesa come le società di mutuo soccorso e le confraternite che hanno saputo ritagliarsi uno spazio importante non solo sul fronte spirituale ma anche su quello culturale della difesa dell’ingente patrimonio artistico».
A questo il sindaco ha voluto aggiungere un passaggio sul fronte economico: «non menzionare l’industria manifatturiera. Martina vanta ancora solide realtà in ambito manifatturiero che sono capaci di rispondere, con produzioni di alta qualità, alle insidie dell’economia globale. Ma è sotto gli occhi di tutti come i continui boati di guerra stiano minando, alla base, la lunga catena degli opifici artigianali che rappresentano la spina dorsale della nostra economia insieme al commercio».