MARTINA FRANCA - Il centimetro lo porta sempre in tasca, è così da oltre trent’anni. Giuseppe Bruni ha 53 anni, è un camiciaio e con le sue mani riesce a dare forma ai tessuti, per trasformarli in camicie personalizzate e su misura. In realtà, però, a lui piace definirsi modellista, proprio perché le sue creazioni sono delle vere e proprie opere d’arte, che vengono indossate da uomini e donne che amano distinguersi.
Mercoledì scorso è stato ricevuto in udienza dal Santo Padre, Papa Francesco, nel corso della tradizionale udienza del mercoledì, per consegnare direttamente nelle sue mani una sua creazione. Si tratta di una camicia bianca, con il classico collo coreano, senza gemelli ai polsi come piace al Papa, con dei semplici bottoni in madreperla. Giuseppe conosce bene i gusti del Santo Padre, avendo già realizzato per lui un’altra camicia qualche tempo fa. Poi le restrizioni legate al covid hanno ritardato l’incontro, fino alla definizione di una data per la consegna nelle mani del Pontefice.
Giuseppe vive e lavora a Martina Franca, ma in Vaticano ci è stato più volte. Sue sono le camicie di Papa Ratzinger «a Benedetto XVI però i gemelli piacevano» racconta alla Gazzetta. Conosce le misure di molti cardinali e vescovi, di loro si prende cura affinché possano vestire sempre in maniera ordinata, osservando sempre grande rispetto e sobrietà per il ruolo che ricoprono queste personalità. «Sono molto credente - dice Giuseppe - per me è un grande onore vestire gli alti prelati, ma devo ammettere che incontrare Papa Francesco è stato qualcosa di indescrivibile». Per condividere l’emozione si è fatto accompagnare in udienza da suo figlio Sergio e dalla sua compagna Stefania, in una giornata trascorsa a Roma che conserverà per sempre nella sua memoria.
Giuseppe ci racconta della sua prima telefonata, quando - dopo una lettera di presentazione indirizzata al Vaticano - gli era stata accettata la sua proposta di fornire in dono una camicia al Papa, merito anche di una serie di referenze che gli avevano già permesso di lavorare per la Santa Sede.
Nei suoi occhi si legge la gioia di un incontro che lo ha profondamente toccato. Ci ha portati nel suo laboratorio, dove confeziona le sue camicie che partono da Martina Franca e arrivano un po’ ovunque, molte della quali indossate da tanti personaggi noti dello spettacolo, dell’imprenditoria e del giornalismo.
Forbici, cotone e occhio sartoriale, sono questi gli ingredienti che gli hanno permesso di farsi conoscere. «Il mio - dice - è un lavoro di grande manualità, ma è anche un lavoro che richiede tanto studio. «Proprio lo studio è stato fondamentale per me, sin dai primi tempi della lunga gavetta». Dopo il diploma all’istituto Pacinotti di Taranto, Giuseppe si è perfezionato presso il Centro Studio del Modello Ligas di Torino, una scuola di alta specializzazione per modellisti. Da lì in poi è stata la sua bravura e la sua faccia tosta a permettergli di crearsi una rete di clienti, formata da uomini e donne che amano vestire bene e indossare camicie di qualità, su misura e personalizzate.