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Ex Ilva, Bonelli: «Il futuro di Taranto non è più dell'acciaio», ma per Giorgetti: «l'Italia non può farne a meno»

 
Redazione online

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«Tragedia sfiorata all'Acciaieria 2 dell'ex Ilva di Taranto»

L'ex Ilva di Taranto

Il co-portavoce di Europa Verde critica chi ha governato a livello nazionale perché poco lungimirante. Il ministro, invece, chiede uno sforzo di produzione ad Acciaierie per l'Italia

Venerdì 03 Giugno 2022, 20:17

BARI - «Io sono convinto che il futuro di Taranto non è più nell’acciaio e l’Italia se ne deve fare una ragione. Chi ha governato a livello nazionale, non il sindaco, ha una grande responsabilità di non essere stato lungimirante a differenza di quello che è stato fatto in altre parti d’Europa». Lo ha dichiarato a Taranto il co-portavoce nazionale di Europa Verde Angelo Bonelli, aggiungendo, a proposito della vicenda ex Ilva, che «pensare che si possa decarbonizzare garantendo 8 milioni di tonnellate di produzione non sta nè in cielo nè in terra. Nessuna valutazione del danno sanitario potrà consentire una cosa di questo tipo».

Bonelli ha detto che la scelta di Europa Verde di presentarsi con una lista alle elezioni comunali del 12 giugno a Taranto nella coalizione di centrosinistra a sostegno della ricandidatura a sindaco di Rinaldo Melucci «è stata meditata e segna un riposizionamento dei Verdi nella politica nazionale. Non significa che rinunciamo alle nostre battaglie, ma dobbiamo capire che se vogliamo cambiare effettivamente il nostro Paese è necessario costruire le alleanze con coloro che sono più vicini a noi ma anche con quelli che non condividono alcune cose importanti». La scelta fatta «è - ha aggiunto - una scelta che io rivendico perché bisogna stare dentro un sistema di alleanze che ci consenta di poter incidere fortemente. Questa è una città che ha bisogno di proposte concrete. Immaginate se dentro questa alleanza non ci fosse stata la presenza di Europa Verde. Sarebbe stata un disastro. La nostra presenza è una garanzia perché - ha concluso - la nostra storia e le persone che candidiamo vengono dalla battaglia contro l’inquinamento».

Il ministro Giorgetti: «L'Italia ha bisogno dell'acciaio»

«Sull'ex Ilva le novità sono che non ci sono novità. I commissari hanno prorogato la conclusione dell’accordo di due anni per continuare l’attività perché l'acquisizione non si può fare finché alcune condizioni tra cui la conclusione del procedimento giudiziario e la confisca». Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, nel corso di una iniziativa nell’ambito del Festival dell’Economia. «Data la congiuntura e la necessità dell’acciaio - ha aggiunto - io credo che Acciaierie per l’Italia debba fare uno sforzo di produzione, tenendo conto dei vincoli ambientali, sia su Taranto che Genova. L’Italia ha bisogno di acciaio».

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