PULSANO - Gare d'appalto su misura e concorsi truccati. È una vera e propria tempesta quella che si sta abbattendo sul Comune di Pulsano, guidato da Francesco Lupoli, sindaco eletto nel 2018 con una coalizione composta da liste civiche e partiti di centro destra e oggi esponente della Lega Nord. Sono 7 le persone finite nel registro degli indagati e tra questi anche lo stesso primo cittadino Lupoli.
Nella sua abitazione sono arrivati ieri mattina i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Taranto per perquisire e sequestrare computer, telefoni e documenti relativi a gare d'appalto e a una serie di concorsi per l'assunzione di personale nell'ente pulsanese. I finanzieri, però, si sono recati a sequestrare documenti anche negli uffici del Comune e nelle abitazioni di altri esponenti dell’amministrazione comunale: tra questi, l’unico che al momento risulta indagato, è l’assessore Luigi Laterza, ex sindaco di Pulsano e anche lui esponente del Carroccio tarantino. L'inchiesta ha inoltre coinvolto anche il dirigente amministrativo Cosimo D'errico ed esponenti di aziende private: in particolare si tratta di Antonio Nicola Galeone, amministratore della «Sincon srl», Andrea D'oria responsabile d'area della «Soget Spa», e l'avvocato tarantino Gianluca Pellitta.
Secondo quanto risulta alla Gazzetta, gli indagati avrebbero cooperato affinché la gara d'appalto indetta dal Comune di Pulsano per la gestione e la riscossione dei tributi potesse essere aggiudicata all'associazione temporanea di impresa composta da Soget e Sincon: nel corso dello scorso anno, i finanzieri avrebbero monitorato una serie di incontri tra gli indagati durante i quali i documenti relativa alla pubblicazione del bando di gara sarebbero fuoriusciti dal Comune per essere consegnati a D'oria che li avrebbe modificati e poi restituiti a esponenti dell’amministrazione. Sono circa 20 gli incontri sospetti individuati dagli investigatori tra luglio e dicembre dello scorso anno: durante quelle riunioni tra Taranto , Pulsano e altri paesi del tarantino, per l’accusa sarebbero state messe appunto le varie mosse per provare ad aggiudicare l’appalto. Per l'accusa, rappresentata dai pubblici ministeri Enrico Bruschi e Antonio Natale, si tratterebbe di un sistema messo in atto perché la gara fosse fatta su misura per l'azienda attraverso l’inserimento nel bando di caratteristiche che avrebbe escluso eventuali altri partecipanti. Ma non è l'unica questione finita sotto la lente degli investigatori.
Al primo cittadino Lupoli viene contestato anche un altro episodio che ruota intorno all'assunzione di vigili urbani nel Comune di Pulsano: il sindaco, secondo la procura di Taranto, avrebbe chiesto e ottenuto da Cataldo Lolli, legale rappresentante della società che si occupava, attraverso una piattaforma digitale, di alcuni concorsi per l’ente civico, la banca dati con i test e le prove che i candidati avrebbero dovuto superare durante le selezioni. Documenti che sarebbero stati consegnati ad alcuni membri dell'amministrazione e anche ad alcuni candidati. Le indagini sono chiaramente tuttora in corso e i colpi di scena potrebbero non essere finiti.