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Nuovo ospedale di Taranto, chiuse le indagini: coinvolti Sannicandro e Stefanazzi

 
Giovanni Longo e Massimiliano Scagliarini

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Giovanni Longo e Massimiliano Scagliarini

Taranto, ospedale S. Cataldo

Un rendering del nuovo ospedale

Sotto la lente il maxi-appalto da 159 milioni per l’ospedale San Cataldo. La replica dell'ingegnere: «Estraneo ad ogni accusa, chiarirò tutto»

Venerdì 04 Marzo 2022, 13:23

05 Marzo 2022, 13:30

L’allora commissario dell’agenzia Asset, Elio Sannicandro, sarebbe stato inserito illegittimamente nella commissione che ha aggiudicato l’appalto per l’ospedale San Cataldo di Taranto con l’«intento di avvantaggiare illecitamente una cordata di imprenditori». È per questo che la Procura di Bari contesta all’ingegnere barese e al capo di gabinetto della Regione, Claudio Stefanazzi, le accuse di falso ideologico continuato e falso per induzione aggravato. Ieri la Finanza ha notificato l’avviso di conclusione firmato dal pm Michele Ruggero e dall’aggiunto Alessio Coccioli, che hanno modificato le ipotesi (falso, abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti e turbativa d’asta) formulate nell’avviso di proroga della scorsa estate.
Elio Sannicandro era uno dei cinque componenti della commissione. La Procura ritiene che fosse però «incompatibile» con quell’incarico, in quanto da un lato si sarebbe occupato di predisporre le «“Linee guida per il piano strategico di Taranto”, includenti il monitoraggio di programmi di opere rientranti nel Cis, compresa la realizzazione del nuovo Ospedale San Cataldo», e dall’altro si sarebbe dovuto astenere per via del «proprio rapporto di conoscenza decennale e di comune militanza politica in favore dell’attuale presidente della Regione Puglia Michele Emiliano con l’operatore economico in gara - poi risultato vincitore - Canonico Nicola», l’ex consigliere regionale cui fa capo l’impresa Cn Costruzioni.

L’appalto è partito nel 2018 ed è stato aggiudicato al raggruppamento guidato dalla Debar di Bari (con le imprese Cn Costruzioni, Edilco, Consorzio Com, Icoser, Mazzitelli). Il Tar di Lecce aveva accolto il ricorso dei secondi classificati (il consorzio Research di cui fanno parte Cisa, Ciro Menotti, Cobar e Guastamacchia) sulle attività da svolgere in orario notturno, questione che però il Consiglio di Stato ha ritenuto superata, permettendo la firma del contratto con Debar (il cui raggruppamento è assolutamente estraneo alle indagini) a settembre 2020.
«Le ipotesi di incompatibilità, e quindi di falso, su cui si fonda l’accusa sono del tutto infondate» fa sapere Sannicandro da Dubai (dove si trova per presentare io Giochi del Mediterraneo di Taranto). «Prima della mia nomina nella commissione di gara - spiega il direttore generale dell’Asset (assistito dall’avvocato Michele Laforgia di Bari - non mi sono mai occupato dell’ospedale di Taranto, né come commissario straordinario, né come direttore generale dell’Asset, né come coordinatore del gruppo di lavoro che a suo tempo ha elaborato le “Linee guida per il piano strategico di Taranto”. Non ho mai intrattenuto con imprenditori che hanno partecipato alla gara per l’ospedale di Taranto rapporti di frequentazione personale o politica, né tantomeno di cointeressenza, riconducibili anche solo in astratto alle ipotesi di astensione contemplate dal codice di procedura civile e dal codice degli appalti. Escludo categoricamente, infine, in questo come in ogni altro caso di aver favorito qualcuno fra i concorrenti». La scorsa settimana a Sannicandro è stato notificato un altro avviso di conclusione (in concorso con l’assessore Gianni Stea e l’avvocato Salvatore Campanelli) per l’accusa di tentata induzione nei confronti di alcuni imprenditori.

A Stefanazzi (avvocato Giuseppe Fornari di Milano) è contestato il concorso nel falso perché avrebbe comunicato a Invitalia la designazione di Sannicandro nonostante fosse a conoscenza dei motivi di incompatibilità: il capo di gabinetto ha preferito non commentare le accuse. L’indagine, durata un anno, è passata attraverso una serie di acquisizioni documentali, intercettazioni e l’ascolto di testimoni tra cui alti dirigenti della sanità, della Regione e alcuni imprenditori. Nel fascicolo sono finite anche le sentenze dei giudici amministrativi che alla fine hanno confermato i vincitori scelti dalla commissione di gara. Ora gli indagati potranno chiedere di essere sentiti per illustrare la propria versione dei fatti: poi la Procura valuterà se chiederne il rinvio a giudizio.

LA REPLICA DI SANNICANDRO

L'ingegnere Elio Sannicandro si dice totalmente estraneo alle accuse. «In attesa di poter chiarire la mia estraneità anche a questa vicenda - spiega l'ingegnere - preciso sin dora che le ipotesi di incompatibilità, e quindi di falso, su cui si fonda l'accusa sono del tutto infondate. Prima della mia nomina nella commissione di gara non mi sono mai occupato dell'ospedale di Taranto, né come Commissario straordinario, né come Direttore generale dell’Asset, né come Coordinatore del Gruppo di lavoro che a suo tempo ha elaborato le “Linee guida per il piano strategico di Taranto».

Elio Sannicandro precisa anche che non ha «mai intrattenuto con imprenditori che hanno partecipato alla gara per l’Ospedale di Taranto rapporti di frequentazione personale o politica, né tantomeno di cointeressenza, riconducibili anche solo in astratto alle ipotesi di astensione contemplate dal codice di procedura civile e dal codice degli appalti. Escludo categoricamente - conclude il professionista -  in questo come in ogni altro caso, di aver favorito qualcuno fra i concorrenti, avendo svolto il mio incarico con assoluta imparzialità e nel pieno rispetto della legge, come risulta dai lavori della commissione aggiudicatrice».

LA NOTA DELLA SOCIETA'

«La compagine aggiudicataria dei lavori di realizzazione del nuovo ospedale San Cataldo di Taranto precisa di essere del tutto estranea alle contestazioni e ai fatti oggetto di imputazione». Lo dichiara la società O.S.C. Taranto Scarl. «Senza entrare nel merito delle accuse rivolte ai due indagati - dice la società -  si ribadisce che, come è stato definitivamente accertato dal giudice amministrativo, la gara si è svolta regolarmente, senza alcuna violazione di legge. I lavori, pertanto, procedono alacremente, nel rispetto degli accordi contrattuali e allo scopo di realizzare quanto prima il nuovo Ospedale di Taranto».

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