«Mentre condanniamo fermamente l'invasione della Russia ai danni dei uno stato libero e sovrano come l’Ucraina, noi mettiamo in campo quelle che sono le armi del combattimento spirituale ovvero la preghiera e il digiuno, così come ci ha chiesto papa Francesco e come la tradizione millenaria della Chiesa ci insegna. A cosa serve tutto ciò? A liberare il cuore da ogni fermento di odio, da ogni lievito di cattiveria». Lo sottolinea l’arcivescovo di Taranto Filippo Santoro nel messaggio inviato alla comunità per la Quaresima. "Stiamo sentendo parlare tanto di Europa - aggiunge - e davanti al Crocifisso pensavo con ingenuità e semplicità che questa Europa che ora cerca in tutti i modi la strada per vie risolutive spesso ha accarezzato l’idea di mettere da parte i segni della nostra fede cristiana perché reputati, per dirla con una parola in voga, non abbastanza inclusivi, per via delle molteplici realtà religiose, così da relegarli esclusivamente nella sfera culturale». «Ora - osserva ancora mons. Santoro - vedo in viaggio verso i confini dell’Europa dell’Est tanti crocifissi e crocifisse, bambini, donne e uomini, che sfuggono alla guerra. Guardiamo con verità a quel Crocifisso nelle nostre aule scolastiche, negli ambienti pubblici, sulle cime dei nostri campanili. Volgiamo lo sguardo al supplizio dell’innocente che sulla vetta del patibolo insegna agli uomini di tutti i tempi il linguaggio dell’amore, del perdono». Ma «il vero nemico dell’uomo - riflette l’arcivescovo - è l’uomo stesso che ha oscurato il legame della fratellanza con la sete di potere, con gli interessi economici mettendo in campo l'orrore e versando sangue innocente. La Quaresima è sempre l'occasione feconda perché il cuore si alleni a riconoscere il peccato sempre accovacciato alla nostra porta. La Sacra Scrittura insegna che ogni omicidio nasce dentro di noi. Non ci sarà mai giustizia fra i popoli - conclude - se non costruiremo cuori capaci di amare secondo l’amore di Cristo che dona la sua vita per noi».

«Ora - osserva mons. Santoro - vedo in viaggio verso i confini dell’Europa dell’Est tanti crocifissi e crocifisse, bambini, donne e uomini, che sfuggono alla guerra»
Venerdì 04 Marzo 2022, 12:18