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«Più morti di tumore a Taranto ma anche nei comuni vicini»

 
Giacomo Rizzo

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Giacomo Rizzo

«Più morti di tumore a Taranto ma anche nei comuni vicini»

La tesi della rivista scientifica «Sustainability»: dati oltre la norme in aree industrializzate

Sabato 26 Febbraio 2022, 12:00

TARANTO - Un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica «Sustainability» e riportato da Villaggioglobale.it conferma che il tasso di mortalità per alcuni specifici tipi di cancro sia superiore alla norma nel comune di Taranto, «con numerose attività industriali indiziate da tempo di minacciare la salute della popolazione residente», ma attesta anche che la mortalità è più elevata tra i residenti dei comuni più vicini al capoluogo (Massafra e Castellaneta, in particolare) e anche in alcuni comuni del Barese (in primo luogo Gioia del Colle e Acquaviva delle Fonti). E questo, viene fatto rilevare, «suggerisce che nell’eccesso di mortalità potrebbero essere implicate altre cause locali». Si tratta di una ricerca accademica del professor Roberto Cazzolla Gatti dell’Università di Bologna (che è anche direttore scientifico di VillaggioGlobale.it) e della dottoressa Alena Velichevskaya dell’Università Statale di Tomsk. Gli autori dello studio hanno analizzato i tassi di mortalità degli ultimi 10 anni per 15 principali tipi di tumore segnalati tra i residenti a Taranto, di otto comuni limitrofi (Acquaviva delle Fonti, Casamassima, Santeramo in Colle, Gioia del Colle, Putignano, Noci, Castellaneta, Massafra), collocati casualmente all’interno di un cono immaginario nella direzione del vento principale dal vertice della zona industriale di Taranto, e delle due province di Bari e Taranto coinvolte.

I residenti di Taranto mostrano una mortalità eccessiva per 4 su 15 tipi di cancro (inclusi tassi elevati di cancro alla vescica e una mortalità per tumore del fegato superiore al 15% rispetto allo standard nazionale). «Sebbene abbiamo prove - ha dichiarato il prof. Cazzolla Gatti, biologo ambientale ed evolutivo di origini pugliesi - che i residenti delle città che vivono più vicino a Taranto mostrano tassi più elevati per alcuni specifici tipi di cancro, ci sono anche eccessi che sembrano non seguire la correlazione con la distanza». Possono dunque influire negativamente cause locali, oltre alla potenziale dispersione di inquinanti dall’area industriale di Taranto posta sottovento. Ad esempio, i residenti a Massafra, che dista solo 13 km dall’area industriale di Taranto, presentano un eccesso di mortalità per tumori al fegato (+16%), addirittura superiore rispetto al livello dei tarantini. Il comune di Castellaneta, che dista circa 14 km da Taranto su una distanza lineare, mostra un eccesso di circa il 10% per tumori ad altre parti dell’utero e alla prostata. Gioia del Colle, pur situata a 41 km dalla zona industriale di Taranto, mostra eccessi di mortalità per tumore al fegato piuttosto elevati (+4,4%) e un tasso di mortalità per tumore alla prostata davvero preoccupante (+25%). Allo stesso modo, Acquaviva delle Fonti, distante circa 53 km da Taranto, registra una mortalità superiore allo standard nazionale per tumore alla prostata (+5%) e leucemia (+9%).

Lo studio riportato da «Villaggio Globale» mette anche in risalto la necessità di allargare l’orizzonte perché, conclude il professor Cazzolla Gatti, «è probabile che altre fonti di forte inquinamento sito-specifiche stiano giocando un ruolo nel peggiorare il bilancio delle vittime di tumore di queste comunità e i risultati del nostro studio dovrebbero essere presi in seria considerazione dagli amministratori e dalle autorità locali».

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