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Il siderurgico
Redazione online
12 Gennaio 2021
TARANTO - Sull'ex Ilva «abbiamo già detto che non intendiamo retrocedere di un millimetro sulle due ipotesi di chiusura dell’area a caldo o di totale e integrale decarbonizzazione e quindi parteciperemo al Tavolo con grande determinazione, ancora maggiore se tutti i partiti presenti e tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale dovessero condividere questa impostazione programmatica che abbiamo individuato».
Lo ha detto il governatore pugliese Michele Emiliano rispondendo ad una interpellanza presentata dal capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Davide Bellomo, sul futuro dello stabilimento siderurgico di Taranto. «Noi - ha spiegato Emiliano - assieme al sindaco di Taranto e ai sindaci dell’area metropolitana della città di Taranto, abbiamo avviato un tavolo, che abbiamo denominato «Tavolo per l’accordo di programma di Taranto», che era stato fissato credo per il 9 dicembre. In quella fase il presidente del Consiglio Conte ci chiese di rinviare di qualche giorno la riunione del tavolo perché intendeva partecipare personalmente».
Emiliano ha spiegato che «la città di Taranto e la Regione Puglia» sono "alternativamente o per la chiusura dell’area a caldo o per l'integrale decarbonizzazione, a seconda di quale delle due ipotesi fosse preferita dal Governo», mentre «l'ipotesi che deriva, almeno così intuiamo, dagli accordi che sono stati stipulati tra il Governo e ArcelorMittal prevedono, sì, una forte percentuale di decarbonizzazione, ma non l’integrale decarbonizzazione. Su questo punto c'è un conflitto, un conflitto che noi speriamo di poter affrontare in modo positivo».
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