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Taranto, tavolo tecnico tra Ministeri e Marina

 
Giacomo Rizzo

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Giacomo Rizzo

Taranto, tavolo tecnico tra Ministeri e Marina

Dopo la cessione della Banchina Torpediniere possibile dismissione di altre aree

Venerdì 16 Ottobre 2020, 09:59

Restituire alla collettività di importanti porzioni di territorio non più funzionali agli interessi militari e dare continuità al percorso di collaborazione interistituzionale sfociato lo scorso 12 ottobre nella sottoscrizione del protocollo d’intesa che riconsegna a Taranto la Stazione Torpediniere per fini turistici e culturali. Di questi obiettivi si è parlato l’altro ieri, nella sede dello Stato Maggiore della Marina Militare di Roma, in una riunione dedicata alla collaborazione tra amministrazioni, voluta dal Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Giuseppe Provenzano e dal sottosegretario alla Difesa Giulio Calvisi. Erano presenti, tra gli altri, il Capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Cavo Dragone, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Mario Turco e il consigliere per il Mezzogiorno del presidente del Consiglio Gerardo Capozza. Il tavolo tecnico, spiega una nota del Ministero per il Sud, «ha dato inizio a un percorso di collaborazione istituzionale che, nel costante confronto con gli enti locali, darà continuità alla cooperazione già avviata tra il Ministro per il Sud, la Marina Militare, Ministero della Difesa e la Presidenza del Consiglio in occasione della sottoscrizione del Protocollo di intesa che porterà alla restituzione alla città di Taranto della Stazione Torpediniere, e del relativo affaccio sul Mar Piccolo, per creare nuove ulteriori possibilità di sviluppo turistico, culturale e commerciale per il territorio tarantino».

È inoltre prevista la realizzazione di un acquario green con annesso polo turistico, ricovero per cetacei e cetaceo terapia per disabili e autistici da realizzarsi con i 50 milioni di euro messi a disposizione dal Mibact proprio nell’area dell’ex banchina Torpediniere.
Per il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, «è un ulteriore e importante segnale di attenzione da parte del Governo alle sollecitazioni che provengono dalla nostra amministrazione. Siamo profondamente grati al ministro Provenzano e al sottosegretario Calvisi, in particolare, perché negli ultimi mesi hanno mostrato di avere sinceramente a cuore lo sviluppo della nostra città, venendo a Taranto ad ascoltare il territorio e i suoi rappresentanti».

Secondo il primo cittadino, è «evidente come questo nuovo percorso trovi origine anche nella conferenza di servizi che a giugno scorso avviammo con Ministero della Difesa e Marina Militare, secondo le indicazioni del ministro Lorenzo Guerini, per discutere della devoluzione alla collettività di importanti porzioni di territorio non più funzionali agli interessi militari». Il sindaco si dichiara certo «che il coinvolgimento della Presidenza del Consiglio, così come è stato per i numerosi investimenti incardinati nel Contratto istituzionale di sviluppo per Taranto, accelererà i processi e fornirà i riscontri che la comunità attende anche in questo settore, consolidando il rapporto con la Marina Militare la cui presenza è elemento di identificazione territoriale per Taranto».

Sull’argomento intervengono anche Nicola Oddati, coordinatore della segreteria nazionale, e Giovanni Chianese, della direzione nazionale, entrambi commissari provinciali del Pd di Taranto. La riunione che si è tenuta nella capitale è «la naturale prosecuzione - affermano - del Protocollo di Intesa firmato appena due giorni fa nella Prefettura del capoluogo jonico. La riconsegna alla città della ex banchina Torpediniere, apre scenari estremamente interessanti soprattutto se si considerano le grandi potenzialità legate all’affaccio su Mar Piccolo. Noi, come Pd jonico, riteniamo che il futuro di quella che è stata per troppi anni solo la città dell’acciaio, non può che essere disegnato su una prospettiva green».

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