TARANTO - Sono iniziati nello stabilimento siderurgico ArcelorMittal di Taranto i focus sugli impianti segnalati dai sindacati per criticità dal punto di vista della sicurezza.
Si tratta di incontri specifici tra l’azienda e le Rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) di Fim, Fiom e Uilm. L'Usb ha invece abbandonato il tavolo. Fim, Fiom e Uilm hanno annunciato che «qualora non si dovessero concretizzare le disponibilità da parte di ArcelorMittal, continueremo con le mobilitazioni già intraprese nei giorni scorsi».
Le verifiche sugli impianti sono state decise dopo l’incontro di ieri a Roma tra le organizzazioni sindacali e l’ad di ArcelorMittal Italia, Lucia Morselli. I focus di oggi riguardano i reparti Manutenzioni centrali, Acciaieria 1/2, Treno nastri Tna1/2 e Area Afo.
SINDACATO: «AZIENDA DIA RISPOSTE» - «La vertenza ex Ilva deve necessariamente essere scissa in un due: da una parte bisogna parlare del presente, in cui proviamo a dare risposte immediate ai lavoratori, e dall’altra del futuro legato alla trattativa in corso tra ArcelorMittal e il governo».
Lo afferma Francesco Brigati della segreteria Fiom Cgil di Taranto, rilevando che le riunioni iniziate questa mattina tra azienda e Rsu, con focus sulle criticità impiantistiche segnalate dai sindacati, «devono servire a dare risposte ai tanti problemi di sicurezza in fabbrica, al numero elevato di lavoratori in cassa integrazione e alla rotazione del personale lì dove ci sono impianti similari. Avremo modo di capire le reali intenzioni dell’azienda dopo la timida apertura che abbiamo strappato come Fim, Fiom e Uilm in ore di discussione». Secondo Brigati, il secondo punto, «quello legato al futuro dello stabilimento siderurgico, sarà indubbiamente un percorso più lungo ma che finalmente vedrà al tavolo i rappresentati dei lavoratori, esclusi da tempo dalla trattativa. Infatti, lunedì 28 settembre incontreremo Invitalia e il Ministero, con i quali proveremo a fare chiarezza sui tanti dubbi e perplessità emersi in questi ultimi mesi. Non ci aspettavamo risposte risolutive però finalmente siamo nuovamente al tavolo della trattativa, con le nostre rivendicazioni chiare e puntuali».
MELUCCI: «NO DIFFERIMENTO PRESCRIZIONI» - «ArcelorMittal chiede un altro differimento delle prescrizioni Aia. Noi siamo assolutamente contrari». Lo afferma in una nota il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, precisando che «l'amministrazione ha ribadito la sua assoluta contrarietà a qualsiasi forma di differimento dei lavori previsti dal piano ambientale, oggetto della conferenza di servizi prevista per oggi e relativa all’attuazione della prescrizione n. 6 (chiusura nastri trasportatori)».
La posizione è stata «ribadita - aggiunge il primo cittadino - in una comunicazione inviata al Ministero dell’Ambiente, con la specifica richiesta che del suo contenuto fosse data evidenza all’interno del verbale dei lavori della conferenza di servizi. Il Ministero dell’Ambiente conosce bene ormai la nostra assoluta contrarietà. Noi - ribadisce Melucci - non vogliamo più la responsabilità di atti che impattino sulla salute dei cittadini anche un solo giorno di più». Secondo il primo cittadino, «queste conferenze sono surreali, noi chiediamo che ArcelorMittal vada via da Taranto e qualcuno a Roma continua a semplificare loro la strada. Avevamo già chiesto al Governo di arrestare queste pratiche nelle more di un tavolo con la comunità locale sul futuro dello stabilimento siderurgico. Il Comune di Taranto - conclude - non parteciperà ad altri momenti del genere e ogni pressione in questo senso non ci tange minimamente».