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Coronavirus, Mittal Taranto riduce la forza lavoro a meno del 50%

 
Gianpaolo Balsamo

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Gianpaolo Balsamo

Azienda e organizzazioni sindacali Fim, Fiom, Uilm, Usb ed Ugl hanno firmato un verbale di accordo. La presenza dei lavoratori sarà di circa 3800 unità

Lunedì 16 Marzo 2020, 20:14

TARANTO - ArcelorMittal e organizzazioni sindacali Fim, Fiom, Uilm, Usb ed Ugl hanno firmato un verbale di accordo che riguarda le misure di contenimento adottate dall’azienda per contenere i rischi di contagio da Coronavirus all’interno dello stabilimento siderurgico di Taranto, in applicazione degli ultimi Dpcm e delle direttive del Ministero della Salute. Le parti hanno convenuto di introdurre ulteriori iniziative temporanee e, in particolare, «la previsione di una riduzione dei volumi produttivi», che comporterà una presenza di lavoratori pari «a circa 3800 unità, cioè meno del 50% dei lavoratori in forza».
Confermata la fermata temporanea dell’Afo2 e dell’Acciaieria 1, che avverrà entro la settimana in corso, del Treno Nastri l (non ripartirà e i forni saranno spenti a partire da domani), del Treno Lamiere (fermata iniziata oggi), della Finitura Nastri (riduzione dei turni da 15 a 10) e Laf (fermo totale da domani).

Per le attività di officina è prevista l’applicazione della cassa integrazione per il 30% del personale. La restante forza lavoro si alternerà in base alle esigenze impiantistiche. Si dispone anche la riduzione del 25% sulle manutenzioni di Area e l'attività di Smart Working per un totale di circa 300 unità. Le misure riguardano anche il potenziamento del parco bus (già 5 quelli in più e se ne aggiungeranno altri 4) per i trasporti interni, in modo da dimezzare il numero dei passeggeri. I mezzi dovranno avere, dove possibile, i finestrini aperti, e saranno igienizzati a ogni fine turno. (ANSA).

PULIZIA E SANIFICAZIONE - Saranno inoltre ampliati i contratti di appalto per rafforzare le attività di pulizia e sanificazione degli spogliatoi. Quanto ai dispositivi di protezione individuale, l’azienda prevede «l'arrivo di 2500 mascherine Abek ffp3 entro la fine di marzo, di 13mila mascherine ffp1 e altre 3mila Abek ffp3 entro metà aprile». A ogni varco/gate il personale in entrata sarà sottoposto al controllo della temperatura corporea con apposita strumentazione. Se risulterà superiore a 37,5 gradi non sarà consentito l’accesso al luogo di lavoro. ArcelorMittal invierà a tutte le aziende di appalto/subappalto un comunicato attraverso il quale chiede il rispetto dei protocolli con previsione di inibizione all’ingresso in caso di violazioni dello stesso. Le parti monitoreranno i contenuti dell’Accordo nei prossimi giorni «al fine di fornire - conclude il verbale - ulteriori chiarimenti sull'applicazione di quanto concordato, prevedendo sin da ora una discussione sugli strumenti applicabili per il personale assente, dichiarando la propria disponibilità ad applicare la Cigo specifica per l’emergenza Covid-l9, messa a disposizione dal legislatore, se esigibile, o in alternativa la Cigo (Cassa integrazione ordinaria)». Azienda e sindacati si incontreranno nuovamente per discutere sull'argomento mercoledì l8 marzo alle ore 11.

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