TARANTO - Per contenere il rischio di contagio da Coronavirus, ArcelorMittal ha annunciato ai sindacati le temporanee fermate degli impianti Altoforno 2, Treno nastri 1 e Acciaieria 1, che si giungono a quelle comunicate venerdì scorso di Treno lamiere, Finitura lamiere, Ossitaglio e Zincatura 2. Lo si apprende da fonti sindacali dopo un primo confronto tra azienda e sigle metalmeccaniche che si è svolto in mattinata.
Un nuovo incontro è previsto nel pomeriggio. Si farà ricorso allo smaltimento di ferie e alla cassa integrazione per il personale dei reparti interessati. C'è poi una riduzione delle attività a giornata di circa il 25 per cento e 200 dipendenti stanno già lavorando in smart working.
L’azienda ha ridotto la presenza sui bus aziendali per gli spostamenti e attivato i controlli ai varchi, mentre è in attesa dell’approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale. Quanto alle ditte dell’indotto, ArcelorMittal ha segnalato ai sindacati che diverse aziende esterne hanno fermato in modo unilaterale le attività. Alcuni rappresentanti sindacali, a quanto si è appreso, hanno manifestato ancora perplessità sulle misure intraprese e sollecitato ulteriori azioni per ridurre drasticamente il numero del personale all’interno della fabbrica. Fiom e Uilm si riservano di ricorrere allo sciopero se riterranno non esaustive le risposte che l’azienda fornirà nelle prossime ore.