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Foggia, prosegue la caccia agli evasi: 10 ancora latitanti

 
Redazione online

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Rivolta in carcere a Foggia: detenuti provano a evadere, bloccati

A Manduria sono stati assucurati alla giustizia due dei reclusi scappati dalla struttura carceraria lo scorso 9 marzo a seguito della rivolta per il coronavirus. A Brindisi altri due si sono costituiti

Mercoledì 11 Marzo 2020, 09:13

13:49

Continuano senza sosta le attività di ricerca dei pregiudicati evasi lunedì mattina dalla Casa Circondariale di Foggia. Dei 72 detenuti scappati dal carcere, alla data odierna, ben 61 sono stati catturati dalle Forze dell’Ordine o si sono costituiti. Rimangono da ricercare 11 persone. Tra costoro spicca il nome di Cristoforo Aghilar, l’uomo di 36 anni, accusato di aver assassinato, lo scorso 28 ottobre ad Orta Nova, la signora Filomena BRUNO, madre della sua ex fidanzata.

Una vera e propria caccia all’uomo si è scatenata subito dopo l’evasione di massa di 72 detenuti che, approfittando di una rivolta scoppiata all’interno della Casa di Reclusione di Foggia, lunedì mattina si sono dati alla macchia. Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza sin da subito si sono messi alla caccia dei fuggitivi e già nelle prime ore riuscivano a catturare 35 fuggiaschi che dopo essere stati arrestati, nella stessa serata, sono stati tradotti presso altre Case di Reclusione.

Le ricerche sono proseguite senza sosta anche durante la notte e in tutta la giornata di ieri, con controlli serrati sulle strade e diverse perquisizioni. L’ultimo degli arresti è avvenuto stamani a Pescara. Nel frattempo la Procura della Repubblica di Foggia ha aperto un fascicolo processuale sui disordini avvenuti in carcere e ha avviato il coordinamento delle attività investigative tese alla cattura dei detenuti ancora in libertà. Un particolare sforzo viene profuso per la cattura di Cristoforo Aghilar.

Chiunque avesse notizie su di lui e sulle altre persone evase può riferirle, nell’anonimato più assoluto e nella massima riservatezza, alle Forze di Polizia chiamando i numeri telefonici 112 o 113.

MANDURIA - A Manduria i militari della Compagnia Carabinieri di Manduria, nel corso di una vasta battuta di ricerca condotta a livello provinciale, hanno individuato e tratto in arresto, per evasione, due dei 72 detenuti che il 9 marzo scorso hanno preso parte all’evasione di massa dal Carcere di Foggia. Si tratta del 25enne Alessio Scialpi di Manduria, gravato da precedenti per rapina aggravata in concorso e Emmanuel Pellegrini, 38enne, di Matera, anch’egli già noto per reati contro il patrimonio, nonché per crimini connessi con il traffico di stupefacenti.

I carabinieri, nel corso di una vasta battuta di ricerca condotta a livello provinciale, hanno intensificato i controlli nella notte, dando esecuzione a numerose perquisizioni d’iniziativa all’interno delle abitazioni dei parenti del 25enne Scialpi. Da alcune informazioni i militari hanno appreso che lo stesso potesse nascondersi in località “Specchiarica”, frazione balneare del Comune di Manduria. A quel punto, dopo aver setacciato l’intera area, in una abitazione estiva - sulla cui proprietà sono in corso accertamenti - sono stati rintracciati i due fuggitivi, disarmati, che non hanno opposto resistenza all’arresto. Gli stessi sono stati condotti nel carcere di Taranto.

Dunque, sono attualmente 10 i detenuti ricercati dalle Forze di polizia.  

DANNI PER 500MILA EURO - Intanto, secondo stime di un sindacato, si aggirerebbe intorno ai 500mila euro l’ammontare dei danni alla casa circondariale dauna.
I detenuti durante le proteste hanno distrutto mobilia e alcune sezioni ed hanno divelto gli apparati elettronici. Secondo Aldo Di Giacomo, segretario generale del Sindacato di polizia penitenziaria, dietro queste proteste «c'è una regia che ha disposto di non far male a nessun uomo delle forze di polizia. Noi temiamo - aggiunge - che le proteste si possano ripete in modo anche più violento in caso di diffusione del virus all’interno del carcere».

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