TARANTO - Il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci ha scritto per la terza volta in quattro giorni al ministro dell’Ambiente Sergio Costa, all’Arpa Puglia e all’Asl Taranto per i fenomeni «emissivi riconducibili allo stabilimento siderurgico» e per le «emissioni odorigene», non escludendo - in mancanza di riscontri - un’ordinanza urgente. Melucci rammenta che Arpa Puglia ha documentato il 21 febbraio un significativo aumento di due inquinanti, acido solfidrico (H2S) e anidride solforosa (SO2) nella centraline Meteo Parchi interna al siderurgico e del vicino rione Tamburi. Una situazione, osserva, che «ci pone dinanzi all’urgenza di addivenire alla certezza che lo stabilimento siderurgico stia producendo secondo regole».
Nella lettera al ministro, il sindaco sottolinea che dopo le note del 23 e 24 febbraio, «tutt'oggi prive di riscontro», permangono «ancora le criticità già rappresentate, percepibili in diverse aree della città e la cui soluzione non è ritenuta procrastinabile stante la rilevanza sociale ed ambientale della questione, oltre che gli effetti sulla salute pubblica».
«Non ci pare che la situazione sia così cristallina e ancora oggi, dopo domenica e lunedì» - sottolinea il sindaco - il Comune «chiede senza indugio» una risposta alla richiesta di affrontare «la situazione insostenibile che la città vive». Melucci ribadisce così l'istanza già avanzata al «Ministero di procedere con ogni possibile urgenza all’espletamento delle attività di propria competenza al fine di individuare gli impianti interessati dai fenomeni emissivi» e di «intraprendere le iniziative volte alla definitiva soluzione delle criticità».
Il sindaco spiega che l’eventuale «permanere della situazione come innanzi rappresentata» gli imporrà «l'adozione di provvedimenti di natura straordinaria e pertanto la presente deve intendersi quale preventiva comunicazione al Prefetto, che legge per conoscenza», della possibile attuazione del Testo unico degli Enti locali, laddove prevede che «il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta con atto motivato provvedimenti, (anche) contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana».