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Taranto, furti in casa e di moto: arresto per 6 persone, 3 sono baresi (2 minori)

 
Redazione online

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Taranto, furti in casa e di moto: incastrate 6 persone, 3 sono baresi

Ricostruiti 17 colpi messi a segno nella provincia jonica: nel mirino le auto davanti ai centri commerciali. I ladri incastrati dai selfie sui social

Venerdì 13 Dicembre 2019, 12:33

13:01

La polizia di Taranto, in due distinte operazioni, ha sgominato due bande, una dedita ai furti in appartamento (9 episodi ricostruiti dagli agenti, a Taranto e provincia), e una che aveva preso di mira ciclomotori e moto di grossa cilindrata (8 colpi registrati).

La prima banda era composta da tre baresi, con precedenti. Le indagini sono partite da alcuni episodi di furti in appartamento a Taranto, Grottaglie e Leporano, tra la fine del 2018 e i primi mesi del 2019: i responsabili rubavano dalle auto delle vittime, parcheggiate nei centri commerciali della provincia, le chiavi delle abitazioni dei proprietari e la documentazione varia grazie a cui risalivano agli indirizzi di residenza. Quindi si introducevano negli appartamenti e trafugavano in particolare denaro contante, ori e diamanti. Il meccanismo era ormai ben consolidato, tanto da permettere di portare a segno almeno 9 colpi: i responsabili sono stati intercettati grazie alle verifiche sui tabulati telefonici e alla visione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza.

La seconda banda era composta da un maggiorenne e due minori, tutti di Taranto, responsabili di numerose ipotesi di furto aggravato di ciclomotori (Piaggio Liberty, Vespa, Medley) e moto di media e grossa cilindrata (Honda SH 150, BMW G5 1200, BMW 650, SUZUKI SV 650), oltre che di ricettazione. I furti sono avvenuti a Taranto tra agosto e settembre, e i responsabili sono stati individuati grazie all'analisi dei filmati di videosorveglianza e al raffronto con le foto pubblicate dagli stessi soggetti sui social, Facebook e Instagram, dove erano ritratti a bordo di moto identiche a quelle rubate. I tre raggiungevano il luogo dove si trovava il mezzo 'scelto', scavalcavano muri e recinzioni, forzavano cancelli, e trascinavano le moto a mano. Lo scorso settembre alcuni agenti hanno notato due dei sospettati che, accortisi dei poliziotti, hanno abbandonato il mezzo fuggendo a piedi: fermati poco dopo, i Falchi hanno scoperto che la moto era rubata e danneggiata. Da lì è partita l'indagine. L'unico maggiorenne è stato condotto in carcere, i due minori sono stati accompagnati nell'Istituto Penale Minorile di Bari.

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