TARANTO - Un decreto penale di condanna a 30 giorni di carcere, tramutati in 3.800 euro di multa, è stato notificato al consigliere comunale di Taranto ed ex allevatore Vincenzo Fornaro, e ad altri tre cittadini (Giovanni Carbotti di Taranto Respira, Ada Le Noci dei Verdi e Giovanna Russo), per una protesta risalente all’1 agosto del 2014 quando un gruppo di persone, tra cui i destinatari del provvedimento, bloccò la manifestazione che Confindustria Taranto aveva organizzato per richiamare l’attenzione sulla crisi del sistema economico e produttivo della città, a cui parteciparono imprenditori e lavoratori dell’indotto di Ilva, Eni e Cementir.
Alcuni cittadini si sdraiarono sul ponte di pietra e il corteo fu bloccato per qualche minuto con uno scambio di slogan tra i lavoratori e i contestatori. Gli esponenti di Confindustria indossavano una maglietta con la scritta «No alla città dei no». Rappresentanti di movimenti e associazioni ambientaliste gridarono «Taranto libera, noi vogliamo vivere».
«Alcuni - commenta con un post su Facebook il consigliere comunale Vincenzo Fornaro - aspettano i dati prima di fare dei passi coraggiosi, altri si battono da anni e mai smetteranno di farlo per il bene di questa città. Ci è stata notificata una condanna per aver disturbato la manifestazione degli industriali nel 2014. Siamo stati condannati nel 2015 senza neanche essere avvisati e ora riceviamo la notifica della condanna: 30 giorni di carcere trasformati in 3.800 euro di multa. Portatemi le arance - conclude - perché soldi non ne do».