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Alberobello, Gioia ha troppa fretta, nasce in ambulanza verso Monopoli

 
Valentino Sgaramella

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Valentino Sgaramella

Alberobello, Gioia ha troppa fretta Nasce in ambulanza verso Monopoli

Fiocco rosa nel cuore della notte sulla tortuosa «strada panoramica» tutta in discesa

Mercoledì 28 Febbraio 2024, 09:07

ALBEROBELLO - Finalmente una storia a lieto fine. Nella città dei trulli una giovane mamma di 34 anni partorisce in ambulanza mentre viene trasportata in tutta fretta all’ospedale di Monopoli. La neonata si chiama Gioia ed attualmente rappresenta nel senso letterale del nome la felicità di mamma e papà.

Ad ascoltare la vicenda, si può solo dire che gli ingredienti per un parto al cardiopalma dal lieto fine ci sono tutti. In questo caso, si deve dire grazie alla prontezza di riflessi, alla tempestività dell’intervento e al coraggio e preparazione dell’equipe a bordo dell’ambulanza. Si tratta del medico del 118 di turno l’altra notte, Palma Bonomo, e dell’infermiere Francesco Mastronardi. Sono riusciti nella splendida impresa di aiutare una donna a generare la vita in un momento difficile, durante il trasporto in ambulanza.

Tutto accade intorno all’una dell’altra notte. Un padre telefona alla centrale operativa del 118 che risponde da Bari. È imminente un parto. Bisogna far prestissimo perché sta accadendo qualcosa di urgente. Sono attimi febbrili. Da Bari allertano la postazione del 118 di Alberobello. Una manciata di secondi e l’ambulanza è a casa della coppia di genitori in ansia.

Il medico si rende immediatamente conto che è in atto la rottura delle membrane placentari in una donna ormai al termine della sua gravidanza. La soccorrono con perizia ma devono subito trasportarla al pronto soccorso di un ospedale e da lì in sala parto. Purtroppo, la città dei trulli, nonostante parliamo di una città Unesco, patrimonio mondiale dell’umanità e meta di almeno un milione e mezzo di turisti ogni anno, non ha un ospedale ma solo una postazione di 118.

È necessario trasportare velocemente la paziente nel più vicino ospedale. Al telefono rispondono positivamente da quello di Monopoli ma bisogna percorrere 21 chilometri circa. I tempi sono strettissimi. La piccola Gioia scalpita, ha un immenso desiderio di uscire dalla pancia della mamma e venire alla luce. Si percorre la cosiddetta «strada panoramica», nel cuore della notte su un tracciato tortuoso tutto in discesa con un costone roccioso a sinistra e un profondo dirupo a destra. I minuti passano velocemente. Le contrazioni aumentano. Non c’è più tempo. Il miracolo della vita è qui, in ambulanza. Non chiede permesso e non bussa ad alcun portone.

Viene alla luce Gioia ed è un parto in itinere, in ambulanza. All’esterno del pronto soccorso dell’ospedale San Giacomo di Monopoli un altro medico, un ginecologo questa volta, li attende per bypassare il pronto soccorso e condurre la madre in reparto. La Gioia è entrata in quella famiglia.

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