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Fra le insidie estive a cui è esposto Fido, ecco i «forasacchi»: attenti, sono una maledizione

 
MARCO SMALDONE

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MARCO SMALDONE

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Le parti anatomiche più esposte: le orecchie, gli spazi interdigitali, le logge ascellari e la regione inguinale

Sabato 22 Giugno 2024, 16:06

16:07

Fra le tante insidie estive a cui è esposto Fido, c’è quella dei «forasacchi» che da molti cinofili viene considerata una vera maledizione. In questo periodo una tranquilla passeggiata con il proprio cane in un luogo dove c’è vegetazione (campagna o anche tra le aiuole del parco o giardino che si è soliti frequentare), può trasformarsi improvvisamente in una spiacevole realtà. Dalla constatazione della grave incidenza patologica che la specie canina è costretta a subire ogni anno si può affermare che i forasacchi sono una vera calamità, tanto che ritengo sarebbe addirittura opportuno chiamarli «foracani».

Scherzi a parte, per quelle poche persone che ancora non li conoscessero proverò a descriverli. Si tratta di entità vegetali secche che si staccano dalle spighe delle graminacee selvatiche solitamente costituite da diverse decine di forasacchi che al loro interno racchiudono il seme. Sono di dimensioni molto piccole da 1 a 3 centimetri e di colore giallo paglierino, con le ariste più scure che vanno dal marrone al nero. Hanno la caratteristica forma a lancia e sono rivestiti su tutta la superficie di una fitta ed ispida zigrinatura che anche se quasi invisibile a occhio nudo, è molto percettibile al tatto. Somigliano a tante freccette con delle alette che sono le ariste ed una punta centrale molto acuminata e di consistenza lignea. Queste intrinseche proprietà dei forasacchi costituiscono la loro vera essenza deleteria. Infatti la loro prima azione patogena è quella di riuscire a penetrare facilmente la pelle del cane, provocando spesso profondi tragitti fistolosi. Ciò è dovuto proprio a queste ispide particelle, cioè alla superficie dentellata dei forasacchi che, a seguito dei movimenti corporei del cane vengono attivati e per inerzia avviene così l’azione di penetrazione che è lenta ed inesorabile, sempre in avanti, senza quasi mai poterne fuoriuscire e causando spesso seri e gravissimi danni.

Questo tipo di incidente quest’anno non si è fatto attendere. Pare addirittura sia arrivato in anticipo rispetto agli anni passati, chiaramente dovuto alle giornate di forte caldo di aprile che ha fatto seccare anzitempo le erbacce. Quindi stiamo parlando di un possibile incidente sempre in agguato, ma in particolare già da aprile nelle regioni più calde, fino a tutto ottobre.

La casistica ovvero i punti di rinvenimento dei forasacchi nel cane è complessa ed infinita. Le parti anatomiche maggiormente esposte alla penetrazione di questi corpi estranei che si comportano come dei «proiettili» sono in primis le orecchie, nel condotto uditivo, poi tra gli spazi interdigitali, nelle logge ascellari, nella regione inguinale, all’interno del prepuzio per i maschi e nella vulva per le femmine, ma anche nella regione perianale, ovvero sotto la coda. Casi più rari sono quelli in cui possono penetrare negli occhi o - ancora peggio - nelle narici, oltre che nelle vie aeree. Per quei cani a pelo lungo che vivono in campagna o in giardini incolti e che non vengono mai spazzolati, né lavati e nemmeno tosati, i forasacchi possono impiantarsi contemporaneamente a decine e centinaia in diversi parti del corpo, questo perché si attaccano sul pelo e con il trascorrere dei giorni riescono a penetrare nei punti più impensati del loro corpo.

Un’altra importante segnalazione che ho il dovere di rivolgere è la possibile penetrazione dei forasacchi nelle vie respiratorie profonde, che spesso è causa di affezioni gravissime a carico del torace. Una elevata incidenza di questa casistica l’ho riscontrata nei cani da caccia, soprattutto nei soggetti cosiddetti galoppatori come Setter, Bracchi e Pointer. Il motivo è essenzialmente dovuto alla loro forte passione per la caccia. In questa stagione calda durante le battute di caccia o di allenamento sono costretti ad un tipo di respirazione affannosa e quindi a bocca aperta e ciò predispone (se non addirittura favorisce) la possibile penetrazione dei forasacchi in gola e da qui inalati raggiungono rapidamente la profondità dei bronchi. Quello che succede in questi casi è facilmente intuibile: il cane comincia improvvisamente a tossire e questo sintomo deve far preoccupare il padrone che dovrebbe subito ricorrere all’intervento del veterinario, altrimenti le complicanze potrebbero essere addirittura nefaste, ma di questo ed altro tratterò sabato prossimo. Inoltre vi informo che sui forasacchi ho realizzato un video disponibile su «youtube» dal titolo: - Forasacchi, pericolosi per il cane, come estrarli, dott. Marco Smaldone – in cui dimostro casi clinici dal vivo con la relativa estrazione.

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