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Il Lecce in ansia per Hjulmand, suo « centro di gravità permanente»

 
Davide Ruberto

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Davide Ruberto

Il Lecce in ansia per Hjulmand, suo « centro di gravità permanente»

Il capitano in bilico per la sfida salvezza contro il Siena. Non dovesse farcela, sarebbe sostituito da Blin, che formerebbe il trio di centrocampo con Oudin e Gonzalez o Maleh

Giovedì 18 Maggio 2023, 13:08

16:19

LECCE - Serietà, abnegazione, cuore, carattere e tecnica: sono le qualità di Morten Hjulmand, perno del centrocampo del Lecce e batteria vitale nei meccanismi di gioco di mister Marco Baroni. Il mediano danese è, però, in forse per la gara di domenica, quando al Via del Mare arriverà lo Spezia per una sfida che potrebbe valere un’intera stagione.

Il capitano giallorosso, infatti, nell’allenamento di martedì scorso ha accusato un risentimento muscolare che lo ha costretto ad interrompere la seduta e a sottoporsi a tutti gli accertamenti del caso. Ieri, la società di Via Costadura, con una nota diffusa attraverso i propri canali ufficiali, ha informato che «dai primi esami strumentali effettuati dal calciatore che hanno interessato il muscolo adduttore lungo della coscia destra, si evince una lieve elongazione dello stesso che, al momento, non presenta raccolte fluidi di tipo ematico». Ulteriori accertamenti, nella giornata odierna, saranno indispensabili per capire quante possibilità ci siano di vederlo in campo domenica, anche soltanto per uno scampolo di partita. Non dovesse farcela, il danese sarebbe sostituito quasi sicuramente da Blin, che formerebbe il trio di centrocampo con Oudin e uno tra Gonzalez e Maleh, con lo spagnolo in vantaggio nel ballottaggio.

Hjulmand, in questa stagione, ha sempre giocato tranne che nelle due partite (contro Fiorentina e Spezia, all’andata), in cui è stato fermato dal giudice sportivo a causa della squalifica per somma di ammonizioni, collezionando 33 presenze in Serie A per un totale di 2847 minuti. Mister Baroni lo ha sempre schierato nell’undici titolare ed è stato ripagato da un rendimento eccezionale del calciatore nordeuropeo, autore anche di 4 assist. I numeri si aggiungono a quelli ottenuti in Serie B quando, in appena un anno e mezzo, è riuscito a collezionare 58 presenze impreziosite, anche in questo caso, da 4 assist. Ancora a zero, invece, la casella dei gol, un surplus non richiesto tra i compiti assegnatigli ma che sarebbe una ciliegina per coronare l’eccellente stagione.

L’economia di gioco del Lecce guadagna tantissimo con Hjulmand in campo, perché può sfoggiare una classe sopraffina, una visione di gioco fuori dal comune e una grinta tipica di ogni vero capitano. È l’idolo dei tifosi e il sogno di molte squadre del nostro campionato e non solo, considerato che nel mercato di gennaio è arrivata un’offerta dalla Premier League di circa 11 milioni di euro che Trinchera e Corvino, come confermato da quest’ultimo in una conferenza stampa, hanno rispedito al mittente, scatenando una possibile asta in estate.

Il valore del giocatore continua a lievitare e i giallorossi potrebbero privarsene soltanto dietro un corrispettivo di almeno 20 milioni di euro. Tutta l’Europa è sulle sue tracce e se in Italia ci sono Inter, Roma e Napoli pronte a lanciarsi sul gioiellino scandinavo, all’estero si parla di un interessamento del Borussia Dortumnd, sempre che non si faccia avanti l’Arsenal, destinazione che sarebbe graditissima al danese, considerato che sulla spalla ha tatuato proprio lo stemma dei Gunners. Il Lecce lo ha acquistato per 170 mila euro dall’Admira Wacker, squadra del massimo campionato austriaco, ed ora il suo valore ha raggiunto, come detto, cifre importanti che dimostrano quanto la società salentina sia in grado di scovare i talenti, ma soprattutto di valorizzarli.

In ogni caso, a godersi le prestazioni del mediano è ancora il Lecce, che spera di potersi affidare alla sua autorevolezza già nello scontro salvezza di domenica ma che, se non dovesse farcela, con ogni probabilità potrà sfruttarlo nelle ultime due gare della stagione, in ogni caso fondamentali per raggiungere la salvezza.

«O capitano, mio capitano, il nostro viaggio tremendo è terminato, la nave ha superato ogni ostacolo, l’ambito premio è conquistato», sono i versi di una poesia di Walt Whitman che dedicò allo scomparso presidente statunitense Abraham Lincoln, con l’auspicio che l’addio finale non coincida metaforicamente con un saluto di Hjulmand ai colori giallorossi, ma con l’approdo della nave in un porto sicuro, quello della salvezza.

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