LECCE - È il momento più difficile del campionato per il Lecce, reduce da cinque sconfitte consecutive. Eppure la classifica sorride ancora e a dieci giornate dal termine manca solo l’affondo finale per rendere sempre più concretamente raggiungibile l’obiettivo della salvezza. Ne è consapevole Wladimiro Falcone, uno dei protagonisti del campionato della squadra giallorossa. Il momento negativo dei salentini stride un po’ con il suo momento d’oro dal punto di vista personale.
L’estremo difensore, infatti, è fresco di convocazione con la nazionale del c.t. Roberto Mancini: «Sono molto soddisfatto, non me l’aspettavo ed è stata una bellissima esperienza. Ringrazio il Lecce per avermi dato l’opportunità di giocare in serie A, è grazie a questa società se sono riuscito ad arrivare in nazionale. Mi auguro che non sia la prima e unica volta, ma dovrò guadagnarmelo sul campo». In casa Lecce però la delusione è tanta per il momento di grossa difficoltà che sta attraversando la squadra. Falcone fa il punto della situazione: «So che i tifosi in questo momento pensano che abbiamo un po’ mollato, ma non è così. In allenamento andiamo forte, in partita stiamo un po’ mancando e siamo i primi a essere dispiaciuti. Dobbiamo lavorare sodo per uscirne fuori, grazie anche al sostegno dei tifosi. Manca l’ultimo tassello per stare tranquilli».
Sulla carta, la partita contro la squadra partenopea si preannuncia come un Everest da scalare per il Lecce, ma l’estremo difensore giallorosso crede alla possibilità di ribaltare i pronostici, memore anche del pareggio nel girone d’andata: «All’andata abbiamo fatto una grande partita, siamo stati una delle poche squadre a strappare punti al Napoli. Questa volta giocheremo in casa, davanti a uno stadio tutto giallorosso. Cercheremo di ripetere l’impresa». Lecce-Napoli sarà anche la sfida fra Falcone e Meret, compagni in nazionale negli impegni dello scorso marzo: «Ci abbiamo scherzato su, a Malta negli allenamenti spirava tanto vento e gli ho detto di stare attento perché a Lecce sarebbe stato lo stesso. Il Napoli sta facendo un grandissimo campionato, sarà una partita difficilissima per noi, ma in passato abbiamo dimostrato di potercela giocare con le big». L’arduo obiettivo, nella sfida in programma domani alle 19, è quello di strappare punti al Napoli dei record e di ritrovare la via della rete. Anche nell’ultima sfida contro l’Empoli, infatti, il Lecce è rimasto a secco di gol. Falcone prova ad analizzare le cause: «A Empoli nel secondo tempo ho visto meno convinzione, nella ripresa siamo calati vistosamente. Il fatto di non fare gol incide, i ragazzi si sono scoraggiati non trovando la via della rete e questa può essere una causa della flessione».
Falcone esamina anche la situazione in classifica e il vantaggio sul terzultimo posto: «Forse lo stacco con il Verona ci fa stare un po’ tranquilli e inconsciamente non andiamo in campo con la condizione giusta. Dobbiamo però tornare ad essere noi stessi, abbiamo 27 punti, bisogna uscirne tutti insieme per centrare questa salvezza che sarebbe una gioia immensa in primis per i tifosi e poi anche per noi». Quel che è certo, è che sugli ottimi risultati ottenuti dal Lecce nel corso del campionato, al netto dell’ultimo periodo negativo, ci sono anche le mani dell’estremo difensore arrivato la scorsa estate dalla Sampdoria: «Penso di aver dato il mio contributo finora. Non possiamo però appellarci sempre ai miracoli miei o della difesa, perché prima o poi il gol rischiamo di subirlo come sta succedendo nelle ultime partite. Abbiamo bisogno di più convinzione in avanti, in attacco abbiamo ragazzi forti, è solo un momento in cui non riescono a far gol e questo li ha un po’ abbattuti. Se riusciremo a recuperare consapevolezza nei nostri mezzi le cose miglioreranno».
IL PRESIDENTE Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, è intervenuto a Radio Marte per commentare la vigilia della sfida fra i giallorossi e il Napoli: «Mi aspetto una partita complicatissima contro una corazzata che ha dominato questo campionato. Devo dire che sono stato buon profeta: dopo l’1-1 dell’andata, che lasciò qualche malumore a Napoli, vi dissi che il Napoli era una squadra stratosferica. Sembravano parole di circostanze e invece il Napoli è stato dominatore, complimenti alla squadra, all’allenatore e a tutti per questo percorso fantastico. Incontrare gli azzurri sarà durissimo, la differenza dei valori è tale che per fare risultato col Napoli dobbiamo sperare di vedere in campo il miglior Lecce. Ma serve anche una seconda condizione, ovvero che una big come il Napoli incappi in una gara appannata. Preoccupato per le 5 sconfitte consecutive? Sì ma devo essere lucido nell’analisi, perché sono state sconfitte diverse. A Firenze e con il Sassuolo abbiamo perso per due autogol sfortunati, per esempio, a Empoli invece abbiamo perso con merito. Incontriamo il peggior avversario possibile, per fare punti serve una giornata speciale. Abbiamo diversi talenti e sono contento del grande lavoro fatto dall’area tecnica, ma in questo momento penso che il tema mercato possa distrarre la squadra. Anzi temo che in passato questi ragazzi abbiano pagato queste distrazioni, perché si sono ritrovati improvvisamente sui palcoscenici importanti, sulle prime pagine, non essendo abituati a certe vetrine. In questo momento dobbiamo essere concentrati solo sull’obiettivo salvezza, che è un risultato per noi eccezionale. Poi mi fa piacere che molti dei miei ragazzi abbiano attirato le attenzioni delle big. Il Lecce Primavera è primo in classifica? Ne sono particolarmente felice e non è un caso, è una scelta precisa, anche perché siamo tra i pochi a destinare al vivaio un budget quasi uguale a quello della prima squadra, qualche volta rinunciando ad acquistare qualche elemento a favore del settore giovanile. In Milan-Napoli per chi tiferò? Sono amante del Sud e della mia terra, sono felice che il Napoli sta facendo questo percorso, sono orgoglioso che una squadra meridionale stia facendo così bene e quindi la risposta è scontata. Fare calcio al Meridione è più complicato, farlo in modo sostenibile e con i numeri in ordine è ancora più complicato. Napoli e Lecce rappresentano due modi eccellenti di fare calcio con questi numeri virtuosi, grazie a gestioni illuminate. Il fatto che si possa fare impresa ad alto livello in questa maniera anche al Sud è una bella novità. A Lecce e a Napoli non vincono solo le idee ma anche organizzazione, struttura e managerialità».