Arriva in prima visione streaming oggi su Netflix il nuovo Frankenstein firmato da Guillermo del Toro. Il regista messicano premio Oscar con La forma dell’acqua torna a confrontarsi con le sue ossessioni più profonde: la creatura, l’emarginazione, la bellezza del mostruoso. Questa volta il 61enne autore di Guadalajara adatta personalmente il romanzo di Mary Shelley, trasportandolo in un Ottocento attraversato dall’orgoglio della scienza e dall’idea che la vita possa essere plasmata come materia inerte.
La storia di questa nuova creatura artificiale si apre tra i ghiacci del Polo Nord, dove un gruppo di marinai soccorre un uomo ferito inseguito da una creatura feroce. L’uomo è Victor Frankenstein (Oscar Isaac), scienziato persuaso di poter sconfiggere la morte. Sostenuto da un industriale e dal fratello della sua futura sposa, crea un essere assemblato da pezzi di cadaveri. Quando però la creatura (Andrew Garfield) si rivela rozza, incapace di adattarsi, Victor tenta di eliminarla, scatenandone l’ira. Del Toro introduce un ribaltamento decisivo: il racconto non appartiene solo allo scienziato. Anche il «mostro» reclama la propria versione, rivelando il desiderio, profondamente umano, di essere compreso.
Prodotto da Netflix e girato tra Toronto e la Repubblica Ceca, il nuovo Frankestein vanta un cast che include anche Mia Goth e Christoph Waltz. Scenografie, costumi e fotografia dialogano con l’estetica gotica ottocentesca, tra l’avorio delle superfici anatomiche e il rosso vivo del sangue, delineando un mondo dove la distinzione tra vita e materia è fragile. Il risultato è un Frankenstein epico, cupo e struggente, che interroga ciò che chiamiamo «umano».















