Venerdì 07 Novembre 2025 | 15:41

Mesagne, violenza sessuale tra minorenni: «Vittima non trattenuta con la forza», alleggerita la posizione degli accusati

Mesagne, violenza sessuale tra minorenni: «Vittima non trattenuta con la forza», alleggerita la posizione degli accusati

 
Fabiana Agnello

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Fabiana Agnello

Mesagne, violenza sessuale tra minorenni: «Vittima non trattenuta con la forza», alleggerita la posizione degli accusati

Un incubo durato venti minuti, sulla panchina di un fabbricato in costruzione, al termine del quale i due indagati, che hanno meno di 14 anni, si sarebbero dati alla fuga ridendo compiaciuti

Venerdì 07 Novembre 2025, 12:12

Si è svolto nella mattinata di ieri nel tribunale per i minorenni di Lecce, alla presenza del gip Paola Liaci, l’incidente probatorio relativo all’indagine su una presunta violenza sessuale che vede coinvolti un 12enne, un 15enne (difesi dall’avvocato Manuel Marchionna) e una 13enne in qualità di persona offesa (assistita dall’avvocato Davide De Giuseppe). Tutti giovanissimi di Mesagne. Ai due minorenni si addebita la violenza sessuale. Mentre il capo d’imputazione del sequestro di persona sembra venire meno dopo l’udienza di ieri perché dal confronto tra le parti sarebbe emerso che la vittima non è stata trattenuta con la forza.

Nell’incidente probatorio è stata cristallizzata la testimonianza della minorenne, ascoltata in modalità protetta alla presenza del perito Michela Francia, psicologa. Dichiarazioni diverse rispetto a quelle riportate nel verbale di denuncia iniziale; motivo per il quale è stata disposta una perizia per verificare l’effettiva evoluzione dei fatti. Un’altra perizia è stata disposta per appurare l’ipotesi della pericolosità sociale del 12enne (si ricorda che non è imputabile in quanto ha meno di 14 anni), in presenza del perito Mariangela Pascali, psichiatra psicoterapeuta.

I fatti risalgono alla serata del 13 settembre, quando la ragazzina, dopo aver confidato ai genitori cosa avesse subito, si recò con loro nella stazione dei carabinieri di Mesagne per sporgere denuncia per una violenza sessuale subita da due coetanei. La ragazza si trovava con altre sue amiche in piazza Commestibili quando, con il pretesto di parlarle, i due l’hanno invitata a seguirli e a entrare con loro in un vicino fabbricato in costruzione. La vittima pare avesse una cotta per il più grande - della quale il 12enne era a conoscenza. La violenza sessuale si sarebbe consumata su una panchina del viale interno dell’edificio. Un incubo durato venti minuti, al termine del quale i due indagati si sarebbero dati alla fuga ridendo compiaciuti.

Quanto alla pericolosità sociale del 12enne, attribuibile - secondo le affermazioni del padre - ad alcuni disturbi del figlio, rileva un episodio che si è verificato successivamente alla presunta violenza sessuale. Qualche giorno dopo la denuncia del fatto, l’indagato si è presentato in bici davanti alla scuola della vittima (frequentano istituti diversi) e ha iniziato a insultare la madre che l’aveva accompagnata. La donna ha dovuto chiamare l’intervento del marito per placare la riottosità del 12enne. Il genitore, giunto davanti alla scuola, ha ripreso col cellulare le volgarità che continuava a pronunciare il ragazzino. Video poi allegato a una nuova denuncia presentata ai carabinieri a carico del 12enne. Inoltre, sempre dopo i fatti, il minore indagato sarebbe stato tra i protagonisti di una rissa scoppiata nella villa comunale nella serata del 18 ottobre e sulla quale i carabinieri stanno svolgendo accertamenti per risalire al movente, non ancora reso noto. La prossima udienza è fissata per marzo 2026.

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