L’intricato e appassionante thriller Sweet River sbarca questa sera alle ore 21.20 su Rai 4.
Hanna è alla disperata ricerca di suo figlio, scomparso nel nulla. Le indagini della polizia non hanno dato alcun esito e le speranze di ritrovarlo vivo si sono spente, ma Anna continua le ricerche che la portano a Billins, una sonnolenta cittadina nell’entroterra australiano dove sembrano esserci delle inaspettate e inquietanti risposte, che coinvolgono il mondo dei vivi e dei morti, al mistero della scomparsa di suo figlio.
Diretto dal documentarista Justin McMillan, Sweet River costituisce un esempio della più recente «ozploitation», termine con cui si indica il cinema australiano di genere.
Il film si costruisce intorno a un’indagine poliziesca e all’ossessione di una madre per la scomparsa del proprio figlio, dando vita a un mistery ricco di elementi drammatici che sconfina nel soprannaturale in un sapiente mix di generi che dona all’opera una forte personalità.
Nel ruolo della protagonista c’è una fenomenale Lisa Kay, volto soprattutto televisivo e insospettabile doppiatrice per La sposa cadavere di Tim Burton.
La fonte di ispirazione di Sweet River è la saga cinematografica di Grano rosso sangue, a sua volta tratta dal relativo racconto di Stephen King dal titolo I figli del grano.
Simili dinamiche in questa pellicola vengono reinterpretate in una chiave maggiormente drammatica. L’effetto è quello di una «ghost-story».