Sono passati 15 anni dal terremoto che il 6 aprile 2009 devastò l’Aquila e spezzò vite, sogni e speranze. Un giorno che tutti vorrebbero dimenticare. Eppure, il cuore dell’Aquila non ha mai smesso di battere. Ne parla il documentario di Monica Ghezzi «L’Aquila, la bellezza della rinascita», in onda stasera alle 22.15 su Rai 5.
Oggi l’Aquila è una città viva e bellissima. La sua storia ricca e profonda emerge tra i vicoli, le piazze, i palazzi ricostruiti e le macerie che talvolta si ergono, all’improvviso, come spettri, riportandoci con forza a quel tragico giorno che ha cambiato per sempre la città e i suoi abitanti. L’Aquila ha una «doppia anima», così come la racconta Francesco, giornalista e film-maker aquilano: da un lato, non si vuole dimenticare e si rimane ancorati al passato nel ricordo delle vittime; dall’altro, si prova ad andare avanti, a guardare al futuro, senza rinnegare, per questo, il dolore che ancora avvolge il cuore di ogni cittadino aquilano.
All’indomani del sisma, una delle leve principali per ripartire è stata quella della cultura e della creazione di un polo di studi superiori di eccellenza internazionale: il «Gran Sasso Science Institute». Lo racconta con passione Paola Inverardi, l’attuale rettrice che, insieme ad altri docenti universitari, ha dato vita a un progetto visionario.
L’amore indissolubile per la propria città traspare in particolare dalle parole di Anna, ex ingegnere chimico, che ha abbandonato la sua professione per aprire un caffè letterario nel cuore del centro storico, offrendo così il suo contributo alla ripresa della vita cittadina.