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Mitico Eastwood reduce di guerra e la sua «Gran Torino»

 
Nicola Morisco

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Nicola Morisco

Mitico Eastwood reduce di guerra e la sua «Gran Torino»

Mercoledì 17 Gennaio 2024, 07:38

Per chi non lo avesse ancora visto, stasera è l’occasione giusta per farlo, anche per rivederlo. Parliamo di Gran Torino (2008), straordinario film diretto e interpretato da Clint Eastwood in onda alle 21.15 su Iris. Accanto a Eastwood, un gruppo di importanti attori tra i quali: Christopher Carley, Bee Vang, Ahney Her, Brian Haley, Geraldine Hughes, Cory Hardrict, Dreama Walker, Brian Howe e Scott Eastwood, figlio del grande attore e regista. Va detto subito che il titolo del film, Gran Torino, si riferisce all’omonima celebre automobile della Ford, particolarmente in voga negli Anni ‘70 negli Stati Uniti. Il nominativo di «Torino» deriva dal fatto che gli americani avevano un grande considerazione della città italiana in quanto sede della FIAT.

La vicenda racconta di Walt Kowalski, un reduce della guerra di Corea, che dopo il congedo torna in Michigan a lavorare come meccanico da pensionato. Uomo scontroso, suscettibile e da poco vedovo, Walt è malato di tumore ai polmoni, cosa che nasconde ai figli e ai nipoti, con cui ha un pessimo rapporto. L’unica cosa a cui Walt pare tenere è conservata gelosamente nel suo garage: è la sua Gran Torino del 1972. L’uomo vive in un difficile quartiere alla periferia di Detroit: i suoi vicini di casa, con i quali ha sempre evitato il benché minimo rapporto, sono una famiglia asiatica di etnia Hmong, spesso vittima di soprusi da parte delle bande del posto. Un giorno, quando i figli dei suoi vicini vengono minacciati da alcuni malviventi, interviene mettendo in fuga i teppisti. Con questo gesto conquista la stima e il rispetto dell’intera comunità Hmong. Le cose cambiano quando il giovane Thao cerca di rubare, fallendo, la Gran Torino di Walt…

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