Mercoledì 10 Settembre 2025 | 21:46

Fugge tra le vie di Bari Vecchia in monopattino per sottrarsi all'alt della polizia: il rampollo Capriati patteggia 8 mesi di reclusione

 
isabella maselli

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isabella maselli

Fugge tra le vie di Bari Vecchia in monopattino per sottrarsi all'alt della polizia: il rampollo Capriati patteggia 8 mesi di reclusione

Christian Capriati, il figlio 20enne di Lello, nipote del capo clan Tonino, avrebbe ingaggiato una «precipitosa fuga» con suo fratello

Mercoledì 10 Settembre 2025, 17:27

19:53

Otto mesi di reclusione per aver tentato di sottrarsi ad un controllo della Polizia prima a bordo di un’auto a noleggio e poi a bordo di un monopattino nei vicoli di Bari Vecchia. Tanto ha patteggiato Christian Capriati, il figlio 20enne di Lello, nipote del capo clan Tonino, ucciso in un agguato mafioso il 1 aprile 2024 a Torre a Mare. La sera del 25 febbraio 2023, maggiorenne da meno di un mese, Cristian - ha ricostruito la Procura - era a bordo di una Mercedes «Amg» guidata dal fratello Sabino, di cinque anni più grande (rinviato a giudizio nello stesso procedimento), sfrecciando nel centro di Bari e attirando l’attenzione dei poliziotti. Gli agenti delle Volanti li avevano visti attraversare le vie del Murattiano a tutta velocità. Poi di nuovo, in un’altra strada del centro. Avrebbero intimato loro l’alt ma i due fratelli Capriati avrebbero ingaggiato una «precipitosa fuga» si legge negli atti, «con una condotta di guida pericolosa» che avrebbe messo a rischio l’incolumità degli agenti (quattro poliziotti di due diverse pattuglie) e anche gli utenti della strada, automobilisti e pedoni.

Vedendosi braccati, i due avrebbero deciso di abbandonare la macchina all’ingresso della città vecchia ritentando la fuga, questa volta su due monopattini elettrici, cercando anche di investire altri due poliziotti intervenuti i quali, però, nell’inseguimento, sono riusciti a bloccare uno dei fratelli, Cristian.

Nel procedimento era imputato anche il 42enne Antonio Rizzi, accusato di simulazione di reato per aver dichiarato che la macchina che aveva noleggiato, la Mercedes con a bordo i fratelli Capriati, gli era stata rubata proprio il giorno dell’inseguimento. Rizzi ha patteggiato la pena a 5 mesi e 10 giorni di reclusione, Cristian a 8 mesi per resistenza a pubblico ufficiale. Per lo stesso reato il fratello Sabino Capriati dovrà affrontare un processo.

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