Riunire intorno ad un tavolo esponenti del governo, imprenditori, accademici e rappresentanti del mondo politico, rigorosamente del sud, per parlare di sviluppo del territorio e proporre il proprio modello di crescita del Mezzogiorno d’Italia, valorizzando le opportunità rappresentate dai fondi Pnrr.
È ciò che si è proposto di fare il poliedrico barlettano Fabio Mazzocca con il format dal titolo ‘Hey Sud’, promosso da Ernst & Young, società leader a livello mondiale nei servizi di revisione - una delle Big Four della consulenza mondiale - di cui Mazzocca è Sales Responsible South Area Consulting. Una serie di talk promossi da EY in Puglia e nel Mezzogiorno per approfondire tematiche di grande rilevanza per il territorio e, in particolare, per lo sviluppo delle imprese. Il ciclo di incontri organizzati a Barletta rientra nel piano di rafforzamento della presenza di EY in Puglia, dove da tempo la società di consulenza internazionale sta effettuando investimenti e avviando attività in collaborazione con le istituzioni locali. «La nostra intuizione – spiega Mazzocca - è stata quella di proporre un approccio più strategico e provare a delineare scenari per creare valore per il territorio. Abbiamo nel Sud un patrimonio d'impresa, un capitale umano che spesso non è valorizzato: il nostro impegno è tutto votato alla creazione di nuovi modelli di business sempre più sostenibili e innovativi che guardano al mondo futuro».
Nell’arco di due anni Hey Sud si è attestato come importante momento di informazione e confronto per le imprese e mira a diventare espressione diretta di quella voglia di creare sinergie per il futuro. E poi: «Spesso si parla di economia locale senza coinvolgere gli imprenditori, noi di EY invece riteniamo che il mondo delle imprese debba avere un ruolo determinante nelle scelte della politica, ed è per questo che abbiamo fortemente voluto questo momento che si sta rivelando prezioso per tutti. Quello del Corridoio VIII, ad esempio, uno dei dieci “corridoi paneuropei” progettati per favorire il trasporto di persone e merci tra l'Europa occidentale e l’Europa orientale, si inserisce in un’opportunità di sviluppo economico della regione che da oltre trent’anni si sta cercando di realizzare. Brindisi è idealmente il “casello d’ingresso” di questo collegamento, ma la Puglia riuscirà a farsi trovare pronta per questa sfida? Abbiamo ritenuto giusto dover rispondere a questa domanda in un'ottica di cooperazione e sviluppo. L’obiettivo è quello di investire sul territorio, creando formazione ed opportunità per tutte quelle giovani risorse che hanno dovuto cercare lavoro lontano dal sud».