Lunedì 22 Settembre 2025 | 22:33

La Gazzetta delle Donne: «Agosto marito mio non ti conosco»

 
Carmela Formicola

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Carmela Formicola

La Gazzetta delle Donne: «Agosto marito mio non ti conosco»

Un numero interamente dedicato (tra il serio e il faceto) al tradimento

Sabato 02 Agosto 2025, 04:00

Questo numero della Gazzetta delle Donne è stato pensato ben prima che un concerto di musica pop rivelasse al mondo intero che non solo coppie di fedifraghi sono nascoste in ogni anfratto della terra ma soprattutto che al karma non si sfugge. I due amanti sorpresi dalla kiss cam durante la performance dei Coldplay in Massachusets, sbatacchiati da una parte all’altra del web, iconizzati da meme d’ogni fatta (perché tutti i drammi privati finiscono social- canzonati), confermano qualcosa che ahinoi già sappiamo: il tema dell’infedeltà slatentizza in noi un irresistibile voyeurismo (comunque più sano del turismo dell’orrore o delle visite ai musei sulle torture medievali).

Sesso, intimità, segreti, omissioni, bugie, vizio, amore: tutto si fonde nel più grande alambicco del tradimento. Noia o passione? È ciò che indaghiamo in queste pagine, raccogliendo bisbigli e commenti, vita vissuta, ironia, dolore, fino alle confidenze di due investigatrici private. Ora, la domanda: ma perché dedichiamo questo numero all’infedeltà?

Beh, facile, per ribaltare l’antico adagio dell’“agosto moglie mia non ti conosco”. La donna in vacanza con figli al seguito, l’uomo in città per lavoro (e in più di un caso incline a scappatelle di rito): cartoline dal secolo scorso. Ruoli e gerarchie scolpiti in un evo perduto sotto i colpi di una nuova società dove a lavorare in pieno agosto possono essere donne e uomini in egual misura (o magari, purtroppo, nessuno dei due), figli se ne fanno sempre meno e le vacanze in certi casi sono una chimera. Quindi niente più Marylin con la gonna plissè sospinta dagli aliti del metrò (“Quando la moglie è in vacanza”) né racconti boccacceschi e luoghi comuni su mariti-cervi.

L’infedeltà, laddove si consuma, è mistero e introspezione, comunque una questione tra due persone. Oppure, da un’altra ribelle angolazione, l’infedeltà può rivelarsi un sopraggiunto - e magari più maturo, più cinico, più laico - ridimensionamento dei legami che possono essere profondi e indissolubili o inutilmente finti a prescindere da chi vada a letto con chi.

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