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Cantiere Puglia in piena attività

 
Redazione Speciali

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Cantiere Puglia in piena attività

Regione ormai in rampa di lancio grazie alle tante opportunità offerte dal Pnrr

Giovedì 25 Maggio 2023, 09:22

Aice 2024 e G7: a fronte dei due appuntamenti di interesse mondiale, la Puglia sveste i panni di regione “promessa” e si prepara a presentarsi come realtà strutturata. Sino al 31 dicembre 2023 il territorio si trasformerà in cantiere ma basteranno i fondi del Pnrr a stravolgere la regione e garantire le trasformazioni progettate a sostegno delle infrastrutture? Se ne è parlato nel settimo appuntamento di Hey Sud, ciclo di talks ideato da Fabio Mazzocca, Sales Responsible South Area Consulting, e promosso da EY nel sud Italia per approfondire tematiche di grande rilevanza per il territorio. “Cantiere Puglia” il titolo dell’incontro, che si è svolto nella sede operativa di EY a Barletta. «Il Pnrr è solo un acceleratore di processi - ha dichiarato il presidente di Acquedotto Pugliese, Domenico La Forgia, intervenuto al talk - la Puglia ne approfitterà ma noi di Acquedotto avevamo già programmato investimenti per 4 miliardi nei prossimi 4 anni». Tra un anno, dal 27 al 29 maggio 2024, si terrà per la prima volta in Italia la decima edizione dell’evento mondiale delle 4.500 Zes (zone economiche speciali) e delle oltre duemila zone franche di 140 Paesi del mondo, ma la data entro la quale devono essere avviati i cantieri è il 31 dicembre 2023. «Bisogna correre» ha detto il Commissario Straordinario del Governo per la ZES Adriatica, Manlio Guadagnuolo. «Quando ho assunto il mio ruolo mi è stato affidato un certo numero di infrastrutture da realizzare che, in realtà non erano altro che semplici idee progettuali. Siamo stati precursori del nuovo Codice dei contratti. Abbiamo velocizzato i tempi, siamo andati in progettazione esecutiva, bypassando dunque il livello di progettazione definitiva. È necessario che questi poteri commissariali vengano attribuiti a tutti i soggetti che devono appaltare opere». Presente al tavolo, ma grande assente dai finanziamenti Pnrr, Aeroporti di Puglia, il cui presidente, Antonio Vasile, rimarca l’importanza nella crescita complessiva della regione: «Il “campionato del mondo” delle Zes ed il G7 si terranno in Puglia perché abbiamo infrastrutture capaci di accogliere Air Force One. Siamo stati gli unici nel 2017 ad aver realizzato un piano industriale degli interventi di Protezione civile via aerea pur non avendo in quel momento emergenze da affrontare». Una delle infrastrutture centrali della regione sarà rappresentata dalla Camionale, l’arteria di oltre 11 km che collegherà in maniera diretta l’A14 con la zona industriale di Bari, l’aeroporto e l’interporto, per giungere allo scalo portuale. Al lavoro sul progetto c’è la Cobar Spa, il cui amministratore, Vito Barozzi, è intervenuto all’incontro parlando delle due gravi preoccupazioni del settore edile: «La macchina burocratica arranca un po’ in merito al Pnrr ma quello che più ci spaventa è la migrazione di tecnici nel pubblico. Dobbiamo mettere al primo posto le infrastrutture se vogliamo far crescere la regione». A fare da collante all’incontro anche il ruolo delle banche: secondo l’amministratore delegato di Banca Popolare di Bari, Cristiano Carrus «ci sono fattori che distorcono lo sviluppo aziendale e limitano l’attuazione dei progetti, tra questi la crescita tumultuosa dei tassi di interesse».

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