Sabato 06 Settembre 2025 | 20:35

Foggia, musica al «Giordano» per un mondo di pace

 
Rossella Palmieri

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Rossella Palmieri

Foggia, musica al «Giordano» per un mondo di pace

Armonia è la parola-chiave che sarà declinata attraverso le note del Concerto di Natale

Domenica 17 Dicembre 2023, 12:37

FOGGIA - Diceva Schopenhauer che “colui che ha una grande ricchezza in se stesso è come una stanza pronta per la festa di Natale, luminosa, calda e gaia”. Siamo tutti alla ricerca di questo luogo simbolico, ricerca che si dovrebbe estendere a tutto l’anno. Ma va bene applicarsi di più in questi giorni per scovare quella ‘ricchezza’ che non ha nulla di commerciale o sociale; semmai è un luogo della mente e del cuore da cui partire per provare a reinventarsi, ben sapendo che la vita sa essere generosa quando la interroghiamo con schiettezza per trovare, tra note spesso stonate e confuse, un’armonia.
E armonia è la parola-chiave che sarà declinata attraverso le note del Concerto di Natale ideato e organizzato dalla Prefettura che si terrà a ridosso dell’antivigilia, il 22 dicembre. Quale momento migliore per fare un tuffo anche nella nostra parte bambina, convinti come siamo che la musica, dalle vivaldiane note stagionali a quelle più segnatamente natalizie, riscaldano il cuore in questa parte di fine anno in cui è inevitabile fare i conti con personali consuntivi, spesso in agrodolce. E immaginiamo che quelle stesse note – potenza della musica – abbiamo riscaldato soprattutto i cuori di quei bambini che nel primo Natale post bombardamento, sotto l’ala protettiva dell’allora arcivescovo Mons. Farina, celebrarono proprio in musica quel Natale così triste e senza note dentro. E cosa ci può essere di più tristemente ripetitivo della storia nel pensare il Natale a Gaza o in Ucraina.
Immaginiamo, pertanto, che siano note di pace quelle che il Prefetto Maurizio Valiante ha voluto a mo’ di regalo alla cittadinanza nella cornice del più ampio patto educativo da lui fortemente portato avanti con le componenti istituzionali e sociali del territorio. Come la Fondazione Monti Uniti, e non è un caso se il concerto si lega a questa prolifica e operante realtà del territorio che a sua volta celebra con una mostra visitabile in via Arpi gli 80 anni dai bombardamenti: fotografie di Foggia sventrata, macerie in ogni dove, il pronao della villa spaccato in due come una cartolina strappata sono lì a ricordarci da quale storia vengono i nostri nonni e i nostri genitori, e al loro Natale senza dolcezza alcuna. Guardiamo tutto questo con occhi consapevoli, prima di immergerci in note, armonie e melodie che ci ricordano il potere salvifico – o quantomeno consolatorio – della musica già dai poemi omerici. Lo disse Ulisse che certe sofferte peripezie vengono meglio se accompagnate in musica.

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