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Metti tre sere a Trani in compagnia di Rai Radio 3

 
Erica Mou

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Erica Mou

Metti tre sere a Trani in compagnia di Rai Radio 3

Eventi di successo come i concerti dei Radiodervish e Cristina Donà dedicato a Battiato e della pianista Beatrice Rana

Domenica 11 Giugno 2023, 11:41

11:42

È Trani la protagonista della Festa di Radio 3 di quest’anno. Durante «Trani InOnda», in questo weekend, concerti, recital ed eventi teatrali si stanno alternando a programmi radiofonici fatti dal vivo e alla presenza di un pubblico, in alcuni dei luoghi più belli della città.

La radio diventa anche corpo, diventa onda sonora e onda di mare, esce dalla solitudine di un’automobile nel tragitto verso il lavoro e diventa rito collettivo da fare insieme, ospiti, pubblico, conduttori. Tra gli eventi tenutisi tra ieri e venerdì sera, i concerti dei Radiodervish e Cristina Donà dedicato a Battiato e della pianista Beatrice Rana, il teatro di Maria Paiato che ha interpretato il mondo poetico di Wislawa Szymborska, il monologo di Nicola Lagioia su come si diventa lettori.

La festa si chiude stamattina con Pino Minafra e una banda di quaranta elementi, una tradizione, quella bandistica, fondamento della nostra identità e recentemente tutelata dalla regione Puglia con un’apposita legge. A seguire due programmi radiofonici dal vivo presso il Castello Svevo, Expat e Tutta l’umanità ne parla. Quest’ultimo, il talk show impossibile di Radio3 darà voce a Federico II di Svevia in dialogo con Il Padrino e l’irresistibile Circe. La puntata di Expat sarà invece dedicata alle migrazioni contemporanee e al recente timido fenomeno dei ritorni a casa, spesso proprio ritorni a Sud.

La Puglia sta diventando un territorio attrattivo oltre che attraente? Sara Sanzi e Marco Motta ne parleranno con alcuni ospiti, quegli italiani all’estero evocati dal Presidente della Repubblica il 2 giugno scorso, in un discorso che supera la retorica della fuga dei cervelli, auspicando invece la circolazione di talenti che possano tornare in patria dopo essersi formati in altri Paesi, se lo desiderano, alimentando un circuito virtuoso, di capacità e di competenze. Lavorare all’estero, ha detto il Capo dello Stato, non dovrebbe più rappresentare, per nessuno, una scelta obbligata, bensì una opportunità, specialmente per i giovani. Ed è compito della Repubblica, «far sì che si tratti di una libera scelta».

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