Intelligenza artificiale, deep learning, tecnologia Nlp. Chi non ha ancora provato a interrogare la Chat GPT rimanendo sorpreso dalla sua capacità naturale di elaborare risposte forbite e coerenti?
Con l’avvicinarsi del Carnevale, sarà che ogni scherzo vale, la chat GPT alla domanda su che fare a Matera durante il periodo dedicato alle maschere colorate si è scatenata in modo bizzarro rispondendo: «Il Carnevale di Matera è un evento popolare che si tiene ogni anno nella città. Ci sono sfilate di carri allegorici, spettacoli di musica e ballo, e molte altre attività per divertirsi, tra cui eventi culturali e gastronomici come la «Battitura del grano». Inoltre a Carnevale, Matera ospita anche la manifestazione "La Fiera delle Parole" una rassegna di incontri e dibattiti con scrittori, giornalisti, poeti, intellettuali, artisti e personalità del mondo culturale ed è anche un’ottima occasione per divertirsi e scoprire la cultura e le tradizioni della città. Sbalorditivo e brioso, il chatbot di Open AI alla richiesta di approfondimento ha continuato a spiegare che la Fiera delle Parole “punta a promuovere la letteratura, la cultura e l’arte. Propone incontri, presentazioni di libri, dibattiti, reading, spettacoli teatrali e performance artistiche che coinvolgono autori e scrittori di fama nazionale e internazionale».
Sfidando premesse errate, viene in mente che Materadio non c’è più, i riflettori sugli eventi letterari internazionali sono stati spenti, così è parso obbligatorio esortare il chat bot a controllare meglio Matera Events per fornire agli utenti repliche più esatte. Infatti, subito dopo ha ammesso il proprio sbaglio: «mi scuso per l’errore nella mia risposta precedente. La Fiera delle Parole - ha esordito - è un evento che si tiene annualmente a Padova, non a Matera ed è un’occasione per incontrare e ascoltare da vicino alcuni dei più importanti pensatori e scrittori contemporanei, per discutere di temi culturali e letterari e per scoprire le ultime novità editoriali. Mi scuso ancora per l’errore nella mia risposta precedente».
Chapeau, il chatbot è stato più gentile di un assistente in carne e ossa. E tuttavia ha dipinto una città un tempo già animata da una ricca biodiversità culturale molto simile a quella raccontata. Così, dopo questa conversazione ricca e stravagante, è sorta la certezza che è sempre più preoccupante la stupidità naturale, con cui si annienta la vivacità del patrimonio immateriale, anziché il potere creativo e coinvolgente dell’intelligenza artificiale.