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Energia da fonti rinnovabili nuova centrale a Rignano

 

Martedì 09 Dicembre 2008, 08:54

14 Aprile 2025, 17:20

dal nostro inviato ERNESTO TARDIVO

RIGNANO GARGANICO - Adesso che non c'è più nessuno nel piccolo borgo sotto il sole tra cespugli sparsi, campi di pomodoro e ruderi abbandonati, un po' tutti si chiedono come cambierà quella spianata tra la statale 16 e le falde del Gargano dove un giorno c'era l'Eridania, uno dei più grandi zuccherifici del centro-sud che ha smantellato. Lì anche Djuf, un ghanese di trent'anni ha raccattato i suoi stracci e abbandonato quella ferraglia di un avamposto industriale sbaraccato per trasferirsi con i suoi amici in un podere diroccato settecento metri più in là.

Non c'è più un'anima in quel luogo da architettura dismessa tra la veduta monti sotto Rignano scalo e la statale 16 coi gas dei tir che ti riempiono i sospiri. Tutti sanno che là dove regge ancora qualche trave in ferro preda degli ultimi ladri di rame e metallo sorgerà probabilmente una centrale elettrica, la prima in provincia di Foggia. Le traiettorie industriali stanno per disegnare una nuova architettura. E se in Capitanata c'è una primavera di ragioni da ascoltare, percorrere, scommettere una di queste è quella delle energie rinnovabili, partita fondamentale tra quelle che si giocano su questo territorio da modernizzare.

La Capitanata da sempre a caccia di quell'incremento del suo differenziale di competitività guarda con attenzione ad un progetto che nel giro di tre anni potrebbe concretizzarsi. Il tema della centrale elettrica rispunta modernizzato e senza venature di incertezze al posto del vecchio zuccherificio. Ma chi la realizza? La società Enterra spa che ha tra i soci la Sistemi energetici di Marcello Salvatori, un professionista foggiano che opera nell’ambito delle energie rinnovabili già da tempo con il Gruppo Stilo (società immobilare partecipata bergamasca che fa capo all’imprenditore Antonio Percassi) è impegnata nell'iter di progettazione e realizzazione. Il tipo di centrale - come spiegano - è a ciclo rankine: il calore ottenuto dalla combustione delle biomasse viene ceduto all’acqua che trasformandosi in vapore trasferisce energia lavoro a una turbina.

Avrà la potenza di 13 megawatt e si estenderà sull'area dismessa di circa 220mila metri quadri. La struttura prevede una occupazione diretta di una settantina di persone, tra cui personale qualificato e un indotto di un centinaio di persone. Ma a che punto si è con la realizzazione? , dice Felice Scaglione, della Sistemi energetici Spa. La centrale - aggiunge Nicola Sanfilippo del gruppo Stilo- non potrà funzionare con rifiuti, ma solo con i combustibili vegetali. Per quanto riguarda il gruppo Stilo si tratta del primo progetto nel campo delle energie rinnovabili, già proprietari dal alcuni anni di quest’area dismessa che abbiamo bonificato portando via tutto l’amianto che era rimasto dai tempi dello stabilimento Eridania e sul quale stiamo cercando di sviluppare questo nuova idea industriale, la prima in provincia di Foggia. Per un'opera all'insegna della concertazione, da tempo sono in corso contatti con tutte le associazioni locali con l’in - tenzione di condividere questo progetto. Legittimo chiedersi cosa sia in grado di produrre la centrale. Insomma si va a grandi passi verso la prima centrale di Capitanata.

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