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E a Monopoli riaffiora una necropoli

 
E a Monopoli riaffiora una necropoli

Venerdì 15 Agosto 2008, 00:00

09 Novembre 2024, 18:02

di EUSTACHIO CAZZORLA

MONOPOLI - Pala e cazzuola ferme sugli scavi delle Banca di credito cooperativo (Bcc) di Monopoli. E le ferie che agevolano anche una pausa di riflessione. Da un lato c'è la Soprintendenza ai beni archeologici di Puglia che vorrebbe preservare gli scavi e dall'altra i soci della Bcc che hanno dovuto sostenere le spese dello scavo archeologico, dopo aver acquistato l'area 5 anni fa e atteso altrettanto tempo per l'avvio dei lavori di costruzione della tanto attesa banca nuova di zecca, pronta al trasloco dalla vicina piazza D'Annunzio per la nuova sede di via Rattazzi (angolo via Cappuccini). Coincide con l'area degli scavi ed urge adesso una variante di progetto da concordare con la Soprintendenza.

Intanto gli scavi effettuati dall'archeologa Annalaura Amatulli, archeologo alle direttive di Miranda Carrieri, archeologa e funzionario della stessa Soprintendenza, hanno portato alla luce i resti di una tomba a camera (poi utilizzata come cava), semicamera e pseudo sarcofago. Un sistema organizzato di necropoli molto simile a quella di Egnazia.
Le tombe più interessanti sono quelle che danno sul lato strada e non si esclude che con i finanziamenti pubblici in futuro si potrà allargare (questo sperano gli studiosi) l'area di scavo anche sulle strade prospicenti.

Intanto gli archeologi covano una certezza, l'area è molto vasta, ci sono resti interessanti anche sotto l'attuale Cinema Visconti, sotto la scuola Galilei e c'è chi pensa a un parco archeologico urbano. Non bisogna andare oltre col pensiero, perché adesso c'è da gestire l'immediato e la situazione è in sospeso.

Come lo sono i lavori di scavo, ma soprattutto quelli della nuova banca che la città tanto aspetta.
E questi lavori ora risultano onerosi in quanto hanno dissipato un budget imprevisto e che grava sui soci. Le tombe sono risultate già violate, tranne una con un doppio spiovente ben eseguito. Affiora una necropoli che ricorda quella di Egnazia, ci sono anche canalizzazioni per l'acqua che testimoniano un insediamento abitativo medioevale, con un pozzo artesiano, 2 cisterne rivestite d'intonaco impermeabilizzante (una a pianta quadrata e l'altra a campana). E tra i reperti frammentari, statuine di terracotta, unguentari, lucerne, ceramica a figure rosse del tipo di Gnathia, astragali (osso della zampa d'agnello che veniva utilizzato come dado a quattro facce) e uno strigile metallico, che serviva ai lottatori per togliersi di dosso il sudore, la polvere e l'olio con cui si cospargevano. Si pensa così alla sepoltura di un atleta. Trovata anche una fanciulla. Il tutto è datato tra la fine del IV secolo a.C. e l'inizio del II, in età classico ellenistica.

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