Sabato 13 Dicembre 2025 | 18:46

Torna in Puglia lo scrittore svedese Bjorn Larsson

Torna in Puglia lo scrittore svedese Bjorn Larsson

 
Torna in Puglia lo scrittore svedese Bjorn Larsson

Lunedì 07 Luglio 2008, 00:00

09 Novembre 2024, 17:20

Lo scrittore svedese Bjorn Larsson torna in Puglia dove era già venuto un paio di anni fa per un evento letterario organizzato dal premio Grinzane Cavour. Si tratta di uno degli autori stranieri più apprezzati dal nostro pubblico, tra i suoi libri, tutti pubblicati per i tipi della Iperborea, La vera storia del pirata Long John Silver, Il porto dei sogni incrociati, Il cerchio celtico, La saggezza del mare, L'occhio del male, Il segreto di Inga e l'ultimo saggio Bisogno di libertà nel quale l'autore svedese si svela.

Gli appuntamenti
Mercoledì 9 luglio alle ore 20.30 Larsson sarà alla Vedetta sul Mediterraneo di Giovinazzo (Bari) via Marco Polo 11 info.www.vedettamediterraneo.it

Venerdì 11 luglio lo scrittore sarà al festival del libro di Polignano www.libropossibile.com alle ore 21.45 in Piazza San Benedetto

La recensione di Bisogno di Libertà
Questa non è la mia autobiografia precisa più volte Bjorn Larsson nel suo Bisogno di libertà edito per i tipi della Iperborea. Ma chi legge non ha dubbi. Qui lo scrittore svedese si racconta, si svela completamente con una onestà intellettuale inusitata e, a tratti, suicida. Nessuno da ora in poi potrà immaginarlo diverso da come lui stesso ha saputo descriversi. Si è aperto il sipario. Non c'è più mistero. Larsson è caduto in trappola?
Ha descritto il suo bisogno di libertà senza rendersi conto che era così profondamente radicato da non poterlo scindere dal resto della sua vita. E così ce l'ha regalata, come appartenesse ad un romanzo. Larsson bambino che perde il padre, ma non riesce a soffrire, l'adolescente che parte in nave dalla Svezia in America per studiare geologia, il bohemien scanzonato libero di fregarsene del mondo nella sua mansarda parigina, il galeotto che rifiuta per tre volte il servizio militare, imposizione troppo grande per lo smisurato bisogno di libertà. E poi ancora il Larsson navigatore, quello di cui tutti siamo innamorati, che vive per anni a bordo di una vela errando per il Mar del Nord, libero da qualsiasi vincolo che non fosse il suo stesso desiderio.
Un profumo di mare e libertà ancora più forte di quello dei suoi personaggi più riusciti, come il capitano Marcel protagonista de Il porto dei sogni incrociati o il pirata Long John Silver di cui lo svedese ha scritto La vera storia.
Ma in questo saggio ha voluto aprirsi ancora più, sino alla monotona quotidianità, ora possiamo immaginarlo nella sua stanzetta all'università di Lund in Svezia dove insegna letteratura francese, e vive la dicotomia tra docente universitario e scrittore, ma soprattutto il disagio di essersi dovuto calare in un ruolo. Oppure nella casa di Jonkoping dove dalle finestre non riesce più a godere della vista del mare, che gli pare uguale, sempre lo stesso. La sua barca non è più il Rustica compagna di mille navigazioni, ma lo Stornoway tristemente all'ormeggio. Insomma egli parla prima della sua libertà e poi di quale compromesso ha dovuto - come tutti - trovare con la vita. La libertà a cui anela Larsson è una scelta consapevole e inseguita, non è lasciarsi andare, ma uno spazio vitale che si conquista con fatica. E' consapevolezza e allo stesso tempo anticonformismo. Per coltivarla bisogna aver fantasia, capacità d'essere sovversivi, soprattutto, con se stessi, ma mai rischiare altre forme di omologazione dettate dalle mode del momento. Come i giovani ribelli con piercing e capelli con la cresta!
La sua libertà è istinto, fortissimo, che probabilmente portiamo nel DNA, ci fa sfuggire le masse, le folle, le partite di calcio e qualsiasi manifestazione collettiva che possa limitare o schiacciare l'individualità. Ma qui vien spontaneo chiedersi, Larsson non avrà confuso la libertà con le aspirazioni individuali, con la parte più intima del nostro io? Che differenza c'è tra la libertà stessa e il bisogno di libertà? La domanda diviene ancora più pressante quando nel saggio lo scontro si gioca tra titani: libertà e/o amore?
L'autore sostiene che l'amore, quello vero, rappresenta l'attentato più grande alla libertà. Lui stesso rinuncia alla storia più importante della vita perché non riesce a conciliarla con il bisogno di libertà. Ma esiste davvero questa dicotomia? L'amore di cui parla Larsson ha il fiato corto. Egli pare riferirsi solo all'amore tra uomo e donna. In quest'ambito è chiaro che qualunque rapporto limiti gli spazi individuali! Dimentica, però, che la libertà è, e deve essere, a monte, ovvero, libertà di scelta.
L'amore di cui parla Larsson è limite solo perché non lo ha scelto come priorità. Più volte nel saggio egli esprime la sua scala di valori; ai primi posti ci sono la letteratura, l'amicizia e la barca (n.d.r. non sono esse stesse forme di amore?), puri strumenti di libertà a differenza dell'amore che, invece, può essere sacrificato. Unica eccezione, che, potremmo dire, conferma la regola, è l'amore per sua figlia.
Così, a tratti, il bisogno di libertà diviene per Larsson quasi una ossessione. E lo si avverte quando si dichiara libero persino di non rispettare un appuntamento, senza avere neppure la pena di disdirlo.
Non sarà forse che la libertà così intesa è divenuta quasi una seconda pelle da cui non riesce a staccarsi? Che egli ha lottato così strenuamente per conquistarne gli spazi e adesso è incapace di farne dono? Donare la propria libertà davvero equivale a perderla? Per chi ha fede in Dio sicuramente no. Ma Larsson non è nato nel Mediterraneo, così pregno di misticismo, è figlio del Mar del Nord. Ateo, ma con una gran fede nella vita. Ecco un altro spunto di riflessione di questo saggio, variegato, contraddittorio, colmo di forti pennellate di colore, non sempre condivisibile, ma, spontaneo, vero. Larsson è nudo.
Nicolò Carnimeo
nicolo.carnimeo@gazzettamezzogiorno.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)