Il procedimento contro i due webmaster veneti era stato trasferito da Lecce a Padova in accoglimento della richiesta del difensore dei due, l’avvocato Andrea Frank, che aveva sollevato l’eccezione per incompetenza territoriale. E il pm della procura patavina Federica Baccaglini, nei giorni scorsi, non ha rinnovato la richiesta di rinvio a giudizio, ma ha chiesto al gip Cristina Cavaggion di archiviare il caso.
Il video, della durata di circa 80 secondi, ritraeva la supplente di matematica mentre parlava rilassata in classe e tre studenti che le toccavano il fondoschiena e il perizoma. Tutto avvenne in un istituto superiore privato leccese. E l’episodio divenne di dominio pubblico nel febbraio 2007.
Tre anni dopo l’Ufficio scolastico regionale della Puglia ha escluso definitivamente la docente dall’insegnamento. La professoressa aveva patteggiato due anni per atti sessuali su minori aggravati dal suo ruolo di insegnante, con la sospensione condizionale della pena.
Chiedendo l’archiviazione del procedimento a carico dei due webmaster, il pm di Padova sostiene che la docente era consapevole di essere ripresa. Avrebbe infatti chiesto agli alunni di eliminare foto e video in cui non era «venuta bene». Sempre secondo la Procura, la professoressa non avrebbe avuto alcun imbarazzo di fronte alla telecamera, non preoccupandosi nemmeno di essere ripresa in volto. Da qui, secondo il magistrato, la non sussistenza dell’accusa di aver leso la sua privacy.
L'ex docente monteronese, tramite il suo legale, si è opposta alla richiesta di archiviazione. Si attende ora la fissazione dell’udienza per sentire le parti in causa.
p.t.