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Distruggono vigneto per rubarne il ferro

Distruggono vigneto per rubarne il ferro

 
Distruggono vigneto per rubarne il ferro

Martedì 25 Marzo 2014, 10:32

03 Febbraio 2016, 04:41

FRANCAVILLA - L’accusa che gli viene mossa è pesante come un macigno: per impossessarsi di un bel po’ di quintali di ferro, quello dei cavi metallici che sostenevano le viti, avrebbero dato fuoco ad un intero vigneto. Un vigneto, ubicato in contrada Cicoria, sulla direttrice Grottaglie Villa Castelli, territorio di Francavilla Fontana, di uve Montepulciano. Ricevuta la denuncia da parte del proprietario del vigneto, i carabinieri della stazione della città degli Imperiali si sono appostati nei pressi del podere, di proprietà di un agronomo di Grottaglie, e hanno atteso l’evolversi degli eventi.

Quando Domenico Calabretto, 41 anni, di Grottaglie, persona già nota alle forze dell’ordine, e Salvatore Genzano, 22 anni, di San Marco Argentano (Cosenza), incensurato, persona legata sentimentalmente alla figlia di Calabretto, hanno iniziato a caricare il ferro su un camion i militi sono usciti allo scoperto e li hanno arrestati. Entrambi, su disposizione del magistrato che in quel momento era di turno in Procura a Brindisi, sono finiti agli arresti domiciliari.

A mettere in moto la macchina delle indagini è stata la tempestiva denuncia del proprietario del vigneto che, andando a fare un sopralluogo nel suo podere, si è trovato l’intera coltivazione distrutta dal fuoco. Immediatamente il professionista si è messo in contatto telefonico con i carabinieri di Francavilla e, oltre a denunciare l’incendio del suo vigneto, ha detto ai militi di aver notato una serie di matasse di ferro sistemate ai bordi del podere. E’ stato proprio questo dettaglio ad attirare l’attenzione degli investigatori che, partendo da quell’elemento che all’apparenza poteva sembrare insignificante, hanno dato inizio a un’indagine flash che si è conclusa con l’arresto dei due presunti autori del rogo delle viti e del furto del ferro.

Per portare via il metallo Calabretto e Genzano si erano attrezzati di tutto punto: si erano muniti di un camion dotato di gru. D’altronde per caricare sul mezzo pesante 25 quintali di ferro una gru era indispensabile. La successiva perquisizione ha portato al rinvenimento di una tanica da 5 litri contente liquido infiammabile (miscela di benzina e olio). I carabinieri sospettano che sia il combustibile utilizzato per appiccare il fuoco al vigneto di uve Montepulciano di proprietà dell’agronomo tarantino. [Mimmo Mongelli]
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