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Omicidio Scazzi Zio Michele litiga in tv «Non sapete la verità»

 
Omicidio Scazzi Zio Michele litiga in tv «Non sapete la verità»

Domenica 09 Dicembre 2012, 17:54

03 Febbraio 2016, 02:04

BARI – Colpo di scena durante la diretta di 'Domenica Livè di oggi, domenica 9 dicembre: mentre Barbara d’Urso stava raccogliendo la versione della supertestimone al processo per il delitto di Sarah Scazzi, Anna Pisanò, è intervenuto al telefono  lo zio della ragazza uccisa, Michele Misseri. 

Quest’ultimo ha chiesto di parlare dopo che la donna aveva commentato l'intervista al contadino di Avetrana proposta nel corso del programma: “E' un imbroglione nato. A 58 anni – aveva detto la donna – non si dicono bugie. Non si vergogna? Ha perso una nipote. Anzi dovrebbero vergognarsi tutti e tre”. 

Michele Misseri si è allora scagliato contro Anna Pisanò, coinvolgendo anche la conduttrice Barbara d’Urso per quello che ha definito un programma colpevolista: "Voi la verità non la conoscete. E quando questa uscirà, vedremo chi avrà ragione. Sono arrabbiato non con voi, ma con me. Tu Anna, – ha detto Michele Misseri – perch‚ vai in televisione? Tu non c'eri quel giorno, sei una bugiarda, vuoi influenzare la gente così nessuno crede alla mia verità. Sarah non voleva più vederti, lo sai!" 

Anna Pisanò, malgrado le sue parole, ha cercato di confortarlo: "Se hai detto la verità, sei un grande padre, io avrei fatto lo stesso per mia figlia e spero di tutto cuore che Sabrina sia innocente”.

SE NON MI CREDONO LA UCCIDONO ANCORA
“A dire la verità adesso mi sento più leggero, cioè con tutto quello che avevo accumulato adesso sto meglio. Più parlo e più mi libero”. Così Michele Misseri ha raccontato a Ilaria Cavo nel corso di 'Domenica Livè in onda oggi su Canale 5, il suo stato d’animo dopo la clamorosa confessione fiume nell’udienza di qualche giorno fa. 

“Questo è il gatto di Sarah, l’unico ricordo che è rimasto... è come un cagnolino, viene lui, lo trovo sempre davanti al garage. Io ho ucciso Sarah, ma non è che volevo ucciderla veramente... – ha raccontato Michele Misseri – quello che ho detto è che non so nemmeno io perchè l’ho fatto, questa è la verità, non lo so nemmeno io”. 

La prima volta – ha chiesto la giornalista – aveva ammesso un movente sessuale? “Non c'è, non c'è, perchè devo dire che c'è se non c'è? Il trattore – ha detto zio Michele – non partiva, dalla mattina, come ho detto in aula, avevo già un dolore alle testa, poi dal calcio è partito tutto”. 

“Come fa – gli è stato chiesto ancora – a non ricordarsi come ha ucciso, se l’ha uccisa, una ragazzina di 15 anni? Come fa a non ricordarsi quel momento? Lei ieri non ha descritto il momento dell’omicidio, ha descritto il momento prima e quello subito dopo”. La risposta:“Ma io l’ho detto, non ricordo nemmeno io come ho fatto, come è successo. Io ho detto che i giri della corda li ho visti quando li ho tolti dal collo, erano due o tre giri, non so, due sicuro”. Lei ha detto – gli è stato quindi chiesto – che ha fatto tutto da solo, omicidio e occultamento di cadavere.

“Io – ha risposto Michele Misseri – ho detto che loro mi hanno sempre sottovalutato. Io oggi spero, visto che l’ho detto davanti alla Corte, di essere un pò più creduto, di essere meno burattino rispetto a come mi hanno sempre descritto... perchè l’ho detto davanti a una corte e non l’ho detto davanti alle telecamere solamente”. Lei guardava spesso sua moglie Cosima in aula?, è stato osservato in un’altra domanda. “E' stata la prima volta che ce l’avevo di fronte... anche lei – ha detto Michele Misseri – mi guardava... le vedevo che erano tristi, ma tristi... di più Sabrina”. 

Lei si rende conto – ha fatto presente Cavo – che dopo la deposizione può avere altri procedimenti per calunnia (da parte di persone che lei ha accusato) o anche nei suoi confronti se decidessero di riaprire la sua posizione processuale?

“Tanto se io sto dicendo la verità che paura devo avere? La paura che mi condanneranno? Ma che ho più perdere? Ho perso tutto...Non penso – ha detto Michele Misseri – che rimarrò libero...la cosa che mi sento è che rischiamo di andare in galera tutti e tre, però con due innocenti".
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