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«Michele molestò anche sua cognata 15enne»

«Michele molestò anche sua cognata 15enne»

 
«Michele molestò anche sua cognata 15enne»

Martedì 13 Marzo 2012, 11:33

03 Febbraio 2016, 00:37

di MIMMO MAZZA

TARANTO - Michele Misseri trenta anni fa tentò un approccio con Dora Serrano, la sorella più piccola di Concetta, Cosima ed Emma. Sabrina Misseri è innocente, non è cattiva, non è mai stata capace di fare del male a nessuno. Sarah non è mai scesa da sola nel garage della famiglia Misseri. Parole di Emma Serrano, teste centrale della nona udienza per l’omicidio della 15enne di Avetrana.

Emma ha risposto alle domande dei pubblici ministeri, dei legali di parte civile, degli avvocati difensori e del presidente della corte d’assise Rina Trunfio per quasi due ore, senza nascondere come la pensa - Sabrina è innocente - ma anche ribadendo concetti già espressi durante i quattro interrogatori a cui è stata sottoposta nella fase delle indagini preliminari, di cui non si potrà non tenere conto nel dibattimento, anche al limite solo e soltanto per verificarne l’attendibilità.

«Avevo buoni rapporti con Concetta, come d’altronde li ho con tutte le mie sorelle. Accontentavo Concetta in tutto, poi, prima dell’arresto di Cosima, all’improvviso ha deciso - ha detto Emma Serrano in aula - di non voler vedere più nessuno, me compresa. Una mattina non mi ha aperto, non ci volevo credere. Da allora non le faccio nessuna visita di cortesia, vado da lei solo quando c’è qualche incombenza di famiglia da sbrigare». Emma poi ha aggiunto. «Sarah non andava mai nel garage, e non ci andavano mai nemmeno Cosima e Sabrina. Ci andava solo Michele. Tra Cosima e Michele c’era un rapporto normale come in tutte le coppie. Michele negli ultimi tempi si lamentava perché aveva troppo lavoro da fare. L’8 gennaio del 2011 sono andata con Cosima a casa di Carmine Misseri perché mia sorella doveva chiedergli la restituzione di 500 euro. In quella occasione, Cosima aveva con sè il cellulare di Sabrina perché il suo era caduto nel cruscotto della macchina e non riuscivamo a prenderlo. Cosima chiese alla figlia di Carmine di aiutarla ad usare il cellulare di Sabrina, che era più moderno del suo, ma nessuna la aiutò». Poi Emma ha parlato della vicenda delle presunte molestie. «Michele Misseri alcuni anni fa ha molestato una persona che me lo ha detto, ma lo deve dire lei stessa, perché si sente molto a disagio. L’ho saputo nel gennaio del 2011. Si tratta di una parente, molto timida. Da allora vedo Michele in modo diverso». È stata la presidente della corte d’assise Rina Trunfio a far dire ad Emma il nome della sorella Dora quale presunta vittima delle attenzioni di Michele Misseri, ricordando alla testimone che in aula ha l’obbligo di dire la verità e di raccontare tutto quello che sa. La vicenda d’altronde era già nota agli investigatori in quanto riferita dalla stessa Dora in un interrogatorio svoltosi oltre un anno fa.

È tutto da dimostrare che basti questo episodio per far passare Michele Misseri quale molestatore seriale delle 15enni - come non notare l’analogia tra l’età denunciata da Dora quando avvenne il presunto approccio e quella che aveva Sarah quando fu uccisa - e dunque quale colpevole del delitto di Avetrana, come peraltro lui si protesta da tempo, scagionando la moglie Cosima e la figlia Sabrina. A tutti i testimoni che sinora sono sfilati dinanzi alla corte d’assise è stata d’altronde fatta la domanda riguardante le abitudini di Michele Misseri e nessuno ha mai riferito cose particolari.

Prossima udienza il 27 marzo, con la testimonianza degli ufficiali di polizia giudiziaria.

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