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Uomini casalinghi a Brindisi è boom (beate le brindisine)

Uomini casalinghi a Brindisi è boom (beate le brindisine)

 
Uomini casalinghi a Brindisi è boom (beate le brindisine)

Domenica 01 Maggio 2011, 10:26

02 Febbraio 2016, 23:14

di PIERLUIGI POTÌ

Che il fenomeno sia strettamente legato a pari opportunità (sempre più ambite e ricercate), o ad una visione familiare più “globale”, oppure ancora ad una difficoltà sempre più marcata di trovare un’occupazione stabile e duratura, non è dato saperlo. Quel che è certo, però, è che... di fenomeno si tratta: in altro modo, del resto, non potremmo definire l’esercito dei 40mila e passa uomini che si dedicano in Italia alle faccende domestiche (rientrando in esse, a pieno titolo, anche la cura dei figli), rappresentando in tutto e per tutto una categoria che, sino ad un passato più o meno recente, era esclusiva prerogativa delle donne, ma che oggi è sicuro appannaggio anche dei maschi, in ossequio ad una società in continua evoluzione. E, fenomeno... nel fenomeno, la provincia di Brindisi è quella che più di ogni altra eccelle in tale speciale graduatoria, essendo la più rappresentata, in percentuale (e tenendo conto, ovviamente, della densità abitativa), nell’ambito dell’unica associazione che raggruppa a livello nazionale i casalinghi uomini: l’Asuc (appunto, Associazione uomini casalinghi) che, nata nel 2003 su iniziativa del suo presidente Fiorenzo Bresciani, attualmente conta qualcosa come oltre 5.860 iscritti. Circa, cioè, il 15% dei casalinghi uomini complessivamente stimati in tutto lo Stivale, pari ad oltre 40mila! 

Nella nostra provincia, i tesserati all’associazione sono 51 e, come detto, in proporzione al numero di abitanti, è quella che vanta la percentuale più considerevole. Dei 51 iscritti, 18 risiedono nel capoluogo, 8 ad Ostuni e altrettanti a Fasano, 5 a Francavilla Fontana, 4 a Mesagne, 3 a Ceglie Messapica e 2 a testa a Latiano e San Vito dei Normanni. Ognuno di essi partecipa attivamente (e fattivamente) alle iniziative predispote dall’associazione che, davvero non lascia nulla al caso, preoccupandosi anche di “formare professionalmente” anche chi magari è alle prime armi e non ha grande dimestichezza con le faccende domestiche. In quest’ottica, non sono certo pochi i corsi che vengono organizzati proprio per preparare a dovere i singoli casalinghi. 

E lo slogan coniato per promuoverli - “Per l’uomo che non deve chiedere mai... neanche tra i fornelli” - è davvero... tutto un programma. Per avere un’idea del fatto che veramente nulla viene lasciato al caso, alcuni di tali corsi sono orientati ad impartire lezioni di... psicologia del lavoro domestico! Come a dire, vivere bene tra pulizia e fornelli, senza ansia e depressione. Tra le altre materie, figurano l’economia domestica e finanziaria (come far bene, cioè, la spesa rispettando il budget familiare, senza incorrere in errori superflui), la... “stirolo gia applicata” (stirare, come ben si sa, è uno dei compiti più difficili, noiosi e faticosi anche per donne e le lezioni, oltre a spiegare la “scienza” e i segreti della stiratura perfetta, insegna anche a farlo... divertendosi), l’accoglienza e la convivialità (come far sentire l’ospite a proprio agio), l’home fitness (come restare in forma tra una faccenda domestica e l’altra) e, infine, scienza delle pulizie (con consigli su strumenti ed accessori più adatti da usare nelle varie situazioni). I tempi, insomma, cambiano. E non sono certo solo le donne... a chiedere la parità dei diritti!
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