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Il parroco vuole spostare la festa del santo patrono per il suo viaggio: è rivolta

Il parroco vuole spostare la festa del santo patrono per il suo viaggio: è rivolta

 
Il parroco vuole spostare la festa del santo patrono per il suo viaggio: è rivolta

Sabato 12 Febbraio 2011, 13:00

02 Febbraio 2016, 22:54

di Giovanni Nuzzo

CERFIGNANO - Una raccolta di firme contro la decisione di anticipare la festa patronale in onore di Sant’Antonio, per poter volare a Madrid e incontrare il Papa. Scoppia la protesta tra i fedeli della frazione di Cerfignano, in fermento per il paventato anticipo dei festeggiamenti dal 17 e 18 agosto al 13 giugno, come da calendario liturgico. Pare che per quelle date alcuni membri del Comitato siano impegnati col parroco Giuseppe Fracasso a Madrid, in occasione della Giornata mondiale della gioventù (dal 16 al 21 agosto) nell’incontro con il Papa.

Il paese si è mobilitato, e ha organizzato, a partire da ieri, una raccolta di firme accompagnata dalla distribuzione di volantini, in occasione del mercato settimanale. I più agguerriti sono gli anziani, determinati affinchè si rispetti la tradizione e si celebri la festa del patrono nel mese di agosto, come sempre.

A raccogliere le critiche maggiori, il neo Comitato feste, nominato in questi giorni dal parroco, perché ritorni sui propri passi rispettando usi, tradizioni e costumi della comunità. C’è chi minaccia di non partecipare alla festa, e tanto meno alla messa e alla processione del Santo, qualora venisse spostato il calendario dei festeggiamenti civili.

«Con rammarico apprendiamo che il Comitato feste 2011 con il suo presidente – si legge in una lettera, a firma di uno dei Comitati di protesta – ha deciso di spostare la festa patronale al 13 giugno per motivi strettamente personali in quanto alcuni componenti del Comitato sono impegnati in un viaggio al meeting di Madrid col Papa».

I promotori della petizione popolare si chiedono se sia giusto che per colpa di cinque componenti, non si possa svolgere la festa nel mese di agosto, e se le sorti del paese «debbano essere decise solo dalle solite persone».

Le firme si stanno raccogliendo in tre bar. Antonio Merico, titolare del bar Garden, dal canto suo sostiene che « per studenti, emigranti e famiglie, agosto è il mese ideale per lo svolgimento della festa del patrono, verso il quale nutriamo tanta venerazione». Dello stesso avviso il proprietario del Bar dello Sport, Maurizio Foscarini. «Se si dovesse spostare la data, meglio che non si organizzi più la festa in onore al Santo». Sulla stessa lunghezza d’onda Giulio Casciaro, titolare del Bar del Popolo. «E’ una festa che attrae turisti e villeggianti, che in agosto assiepano il nostro territorio, e sarebbe un sacrilegio anticiparla a giugno quando la partecipazione è scarsa». Va su tutte le furie un anziano contadino. «Non darò un euro alla chiesa e farò un comizio se sposteranno la data della tradizione».

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