Santorsola spiega il motivo dei disagi, la fine del rapporto di lavoro dei medici Mastromauro e Dammacco, e riferisce di avere chiesto un incontro con il direttore generale e che, nell’attesa, «una sola unità medica non può assicurare una adeguata assistenza ai molti pazienti afferenti alle tre prestazioni di lavoro, ematologia, unità operativa dipartimentale di Trani, ambulatorio di onco-ematologia di Bisceglie». Il responsabile del reparto lo ha organizzato in modo tale da «evitare carenze assistenziali e danni iatrogeni».
Così i nuovi pazienti «saranno inquadrati in fasce di rischio e quelli che presentano maggior necessità assistenziali e che devono praticare protocolli particolarmente aggressivi saranno invitati a rivolgersi ad altre strutture». A quelli già in carico all’ambulatorio «sarà chiesto di rivolgersi ad altre strutture mentre i pazienti con minori fattori di rischio potranno scegliere se rivolgersi ad altre strutture o meno». «Io e i miei collaboratori – conclude Santorsola – chiediamo scusa anche se non è colpa nostra, speriamo che la direzione aziendale possa riconsiderare la questione e trovare la soluzione più adeguata per assicurare continuità assistenziale ed evitare che colleghi degni di stima umana e professionale rimangano senza lavoro».
















