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«Caso» Marrazzo Carabiniere pugliese indagato per omicidio

«Caso» Marrazzo Carabiniere pugliese indagato per omicidio

 
«Caso» Marrazzo Carabiniere pugliese indagato per omicidio

Giovedì 25 Marzo 2010, 21:15

02 Febbraio 2016, 21:35

ROMA – Un uomo responsabile e maturo nel suo paesino in Puglia, una mela marcia a Roma. I suoi compaesani pugliesi lo descrivono come un uomo dedito alla famiglia, stimato dai suoi conoscenti e discendente da una generazione di marescialli. Eppure Nicola Testini, il maresciallo coinvolto nello scandalo Marrazzo e indagato con l’accusa di aver ucciso il pusher Gianguerino Cafasso, è considerato secondo l'inchiesta «la mente» dell’illecita operazione. E in via Due Ponti a Roma è un uomo dalla «doppia vita» che aveva una relazione con una trans la quale lo avrebbe spinto a incastrare Marrazzo. 

«E' una cosa assurda, non c'entro nulla con tutta questa storia. Non sono stato io, sono innocente», ha detto oggi Testini sorpreso e angosciato subito dopo aver letto il suo nome sulle prime pagine dei giornali. Il carabiniere, maresciallo della Compagnia Trionfale, è indagato dalla Procura di Roma con l'accusa di avere ucciso il pusher Gianguerino Cafasso con una dose letale di droga. Dopo essere stato rimesso in libertà dal Tribunale del Riesame, che invece tenne in carcere gli altri suoi colleghi, Simeone, Tagliente e Tamburrino (quest’ultimo poi scarcerato), Testini era convinto di aver superato un incubo. Stava cercando di ritrovare la normalità nella sua casa in Puglia, assieme a sua moglie e i suoi tre figli. 

Il maresciallo, 37 anni, vive nel piccolo comune di Adelfia in provincia di Bari, un paesino di 17 mila anime. Ad essere scioccata è anche sua moglie Maria Rosa, che è un avvocato, ha uno studio ad Adelfia ed è componente del Nucleo di valutazione dell’Asl di Bari, ma è anche consigliere comunale del Pd. Per molti compaesani Testini è una «persona rispettabile». In molti conosco il suo percorso di vita. Suo padre – riferiscono - «è un carabiniere in pensione e anche alcuni suoi cugini hanno giurato per l’Arma». 

Dopo la scuola da sottufficiale il maresciallo è sempre rimasto fuori dalla sua regione ma per qualche mese ha prestato servizio a Casamassima, in occasione della nascita dei suoi due figli gemelli. Testini ha sempre cercato di restare vicino alla famiglia, tornando a casa da Roma nei weekend. Ma la vita apparentemente trasparente del maresciallo comincia a mostrare le sue ombre quando il carabiniere viene arrestato l’ottobre scorso in piena bufera Marrazzo. Il Gip che confermò la custodia cautelare in carcere, Sante Spinaci, ne sottolineò la pericolosità definendolo «l'organizzatore dell’illecita operazione», ovvero dell’irruzione nell’appartamento di via Gradoli e di tutto ciò che ne è conseguito. Testini fu poi rimesso in libertà dal Tribunale del Riesame, ma da ieri questa storia continua a coinvolgerlo. 

Anche in via Due Ponti non si sono dimenticati di lui. «Se Nicola si trova in questa situazione è soprattutto a causa della trans Jennifer, con la quale il carabiniere aveva una storia. È stata lei a convincere Nicola e gli altri a incastrare Marrazzo», spiegano alcune trans che dicono di conoscerlo bene. E qualcuno ora ricorda l’affiatamento tra i quattro carabinieri infedeli: «Volevano sempre lavorare assieme, sempre fare i turni assieme». Un sodalizio che per la Procura di Roma era invece criminale e che portò, per l’accusa, al video del ricatto e all’omicidio di Cafasso.
di Lorenzo Attianese - ANSA
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