«No, dello ius scholae o Italiae non parliamo». «Spaccatura del centrodestra sul terzo mandato? Ma quale spaccatura, parliamo di scuola». Nel giorno della visita a Bari del ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, non c’è spazio per la politica. Nessun commento sulla possibilità di diventare cittadini italiani dopo aver frequentato per dieci anni la scuola dell’obbligo nel nostro Paese, riproposta da Forza Italia. Non una parola sull’ipotesi del terzo mandato per i presidenti di Regione, tema caldo anche in Puglia, sul quale la Lega insiste trovando però la porta chiusa in casa Fdi. Il ministro, in città per visitare l’Apulia digital lab alla Fiera del Levante e per prendere parte alla terza tappa dell’evento «Connecting to the future» in Camera di commercio, preferisce glissare. Parlando di scuola tiene però a precisare due aspetti: sul divieto di usare gli smartphone anche nelle scuole superiori non ci sarà alcun passo indietro, nonostante le proteste.
Proprio come su un altro tema caro al ministro: la guerra ai cosiddetti diplomifici. Sul primo punto Valditara conferma che «gli italiani sono tutti d’accordo» sullo stop ai cellulari anche nei licei e istituti tecnici e professionali, anche perché «si tratta di una cosa sacrosanta». Sul secondo evidenzia che l’obiettivo del governo è dare ai giovani «una scuola seria, per offrire opportunità vere e non diplomi fittizi». Proprio per questo «la guardia di finanza, a seguito del protocollo concluso con il ministero, ha effettuato diversi sequestri e sono state chiuse numerose scuole – puntualizza -. I primi risultati sono quindi eccezionali. Il passaggio decisivo è stato approvare alcune norme con legge, in modo da evitare escamotage di vario genere». Ma c’è anche spazio per parlare della riforma degli Its e degli investimenti del ministero per l’istruzione in Puglia. «Da quando questo governo si è insediato – ricorda Valditara – è stato investito un miliardo e 620 milioni di euro per la scuola pugliese. Mai così tante risorse sono state destinate a questa regione, lo abbiamo fatto perché ci sta a cuore la formazione dei nostri giovani. Inoltre sono stati stanziati fondi per l’istruzione tecnica e professionale, in particolare per gli Its».
Per il ministro è, dunque, essenziale «mettere al centro il rapporto fra scuola e mondo dell’impresa, per dare ai giovani pugliesi opportunità occupazionali in tempi sempre più rapidi, con possibilità di realizzazione professionale, anche dal punto di vista retributivo, che siano vantaggiose. Dobbiamo inoltre rafforzare la riforma del quattro più due».
Fra gli obiettivi della visita a Bari proprio la visita al laboratorio hi-tech inaugurato dall’Its Academy Apulia Lab lo scorso 13 maggio. Ampi spazi dedicati alle attività didattiche, infrastrutture di avanguardia come il data center per l’intelligenza artificiale e un virtual studio production, con attrezzature hi-tech professionali per effetti speciali e produzioni audiovisive di ultima generazione. Frutto di una rigenerazione urbana durata nove mesi. Un altro passo per portare a compimento «un cambiamento culturale», spiega Valditara, «che torni a mettere al centro alcuni valori fondamentali». «Da alcuni sondaggi demoscopici – conclude – si evidenzia che giovani non mettono ai primi posti il tema del lavoro. Occorre una rivoluzione culturale che parta dalle scuole per rimettere al centro il valore del lavoro. Perché realizza la persona e i talenti».