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Boicottare Israele? Lagioia sta con Emiliano: «Il governo imiti la Puglia»

 
michele de feudis

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Boicottare Israele? Lagioia sta con Emiliano: «Il governo imiti la Puglia»

Le Regioni che chiudono i rapporti con Tel Aviv: c'è pure l'Emilia-Romagna. Cupertino: «Il Politecnico di Bari prenderà posizione»

Domenica 01 Giugno 2025, 16:23

17:16

Tra i governatori progressisti la linea su Gaza di Michele Emiliano - ovvero quella che rompe le relazioni istituzionali con Tel Aviv - fa proseliti: ieri la Regione Emilia-Romagna ha, come la Puglia, tagliato ogni rapporto con il governo di Israele. Il presidente Michele De Pascale, in una lettera inviata ai componenti della giunta e ai dirigenti, ha chiesto di interrompere «i rapporti anche con tutti i soggetti riconducibili al governo che non siano apertamente e dichiaratamente motivati dalla volontà di porre fine al massacro in corso, fino a che il rispetto del diritto internazionale non venga ripristinato».

La presa di posizione di Emiliano, sottoscritta anche da De Pascale, è stata contestata dal ministro degli Esteri Antonio Tajani: «La politica estera la fa il governo, non la fanno le regioni. La disponibilità ad accogliere in particolare i bambini è un'altra cosa e io ringrazio i presidenti Cirio, Rocca e Fontana che hanno aiutato molto». Più dura la posizione dei parlamentari pugliesi di Forza Italia: «Anche su questioni di politica estera, nelle quali le Regioni non hanno alcuna competenza, Emiliano fa sciacallaggio puro. Siamo tutti uniti nel dolore per quanto sta accadendo a Gaza, ma esortare i dipendenti regionali a interrompere i rapporti con Israele è una mossa priva di significato istituzionale». Silenzio sulle polemiche da parte del console di Israele a Bari Luigi De Santis, ma la querelle è sul tavolo dell’ambasciata di Tel Aviv a Roma.

Sul tema, con una intervista a Il Foglio, è intervenuto il rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino: «Dare un segnale di per sé è giusto, soprattutto visto cosa sta accadendo a Gaza. Ma bisogna evitare che adesso si scateni una caccia alle streghe nei confronti degli studenti ebrei. Non si possono mettere loro nel mirino, facendoli diventare un nuovo bersaglio e aggiungendo nuove vittime alle tante che ci sono già». Il professore barese ha annunciato che nella prossima riunione del Senato accademico discuterà di come dare prendere posizione sul tema delle relazioni scientifiche con Israele,in maniera equilibrata: «Resto convinto che rompere le collaborazioni, soprattutto a livello universitario, sia sempre sbagliato. Le università sono più uno strumento per costruire ponti che per scavare fossati». E infine invita a proteggere gli studenti israeliani in Italia.

Sui social si è schierato con Emiliano anche lo scrittore Nicola Lagioia, vincitore del premio Strega: «La Regione Puglia e il Comune di Bari hanno deciso di tagliare i ponti con Netanyahu e il suo governo. Anche il governo italiano dovrebbe iniziare a ragionare sul da farsi». Accanto al testo c’è la cartolina con scritto «Nella notte della democrazia, Gaza muore. Sanzioni subito».

In Puglia, infine, l’Arca (Agenzia per la casa e l’abitare) guidata da Piero De Nicolo ha diffuso una circolare in cui invita i dirigenti ad allinearsi alla disposizione di rompere le relazioni istituzionali con Israele, come indicato dalla delibera del governatore Emiliano.

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