Mercoledì 22 Ottobre 2025 | 16:41

Ferrovie Sud-Est, comincia la guerra dei bus. Gli operatori privati: «La Regione faccia le gare per i servizi»

Ferrovie Sud-Est, comincia la guerra dei bus. Gli operatori privati: «La Regione faccia le gare per i servizi»

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

Ferrovie Sud-Est, comincia la guerra dei bus: scatta l'ipotesi dello stop

L'ipotesi di uno scioglimento della società dopo la sentenza del Consiglio di Stato. I treni verrebbero gestiti da Trenitalia, per la «gomma» serve una soluzione

Sabato 23 Novembre 2024, 07:00

16:21

BARI - La partita sul futuro di Ferrovie Sud-Est non si gioca tanto sul ferro, ma soprattutto sui 13 milioni di km di collegamenti su gomma che l’azienda - di cui la sentenza del Consiglio di Stato mette in dubbio l’esistenza dopo dicembre - svolge ogni anno sul territorio pugliese. Un business enorme che sta richiamando l’attenzione di tutti gli operatori nazionali del settore, interessati - nell’eventualità si vada allo «spezzatino» tra treni e bus - a conquistare una fetta di mercato.

Proprio sul futuro di Fse all’indomani della sentenza si è parlato ieri in un incontro al ministero delle Infrastrutture- Il consiglio di Stato ha ritenuto illegittimi sia il trasferimento dell’azienda dal ministero al gruppo Fs sia i 70 milioni concessi per il suo risanamento nella legge di Stabilità del 2016, con il risultato che Sud-Est a dicembre dovrà essere ricapitalizzata oppure posta in liquidazione. Dietro la porta del ministero c’è la Regione, titolare del contratto di servizio da 50 milioni l’anno, cui spetta il compito di trovare soluzioni: se Fse saltasse bisognerebbe trovare il modo di garantire i servizi senza soluzione di continuità. E non sarà facilissimo: il gruppo Fs ha dato disponibilità informale a prendere in carico il ferro tramite Trenitalia, ma non può impegnarsi sulla gomma perché la società del gruppo Busitalia non opera direttamente in Puglia. E poi potrebbero subentrare anche le ragioni della politica.

L’ipotesi più semplice porta all’assegnazione temporanea dei bus oggi gestiti da Fse al consorzio Cotrap, da vent’anni appaltatore unico della Regione per i servizi su gomma. Magari sfruttando una norma contenuta nella legge regionale 18/2002 scritta ai tempi di Fitto, proprio ai tempi della nascita del Cotrap: quella norma sembra consentire alla Regione ampio margine di discrezionalità fino alle gare del 2026. Ma sono diversi gli operatori, anche di respiro nazionale, pronti a proporsi per ottenere l’affidamento provvisorio.

Tra quelli pugliesi c’è il Consorzio Bari Nord, che già gestisce per Sud-Est i servizi sostitutivi del ferro a seguito di gara d’appalto effettuata da Busitalia per circa 2 milioni di km...

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