Più che anno da record, quello che sta per concludersi sarà anche ricordato come l’anno della grande solidarietà delle famiglie pugliesi visto che sono stati eseguiti quasi 200 trapianti d’organo rispetto ai 123 del 2021 e ai 137 dal 2022.
Se si considera poi che tra i trapianti di quest’anno, 55 sono stati di cuore (ma anche in questo caso il numero potrebbe incrementarsi ulteriormente fino alla fine dell’anno), di cui 18 in favore di pazienti provenienti da altre regioni, il Policlinico di Bari non solo raddoppia il numero di interventi effettuati l’anno scorso, quando furono 26, ma supera anche il record italiano dal 2000 ad oggi che era del Policlinico di Pavia con 51 trapianti realizzati nel 2004. Un primato che conferma la crescita del Policlinico di Bari e, in generale, del Centro trapianti regionale.
«Sino ad oggi - commenta soddisfatto Tomaso Bottio, direttore della Cardiochirurgia del Policlinico di Bari - abbiamo eseguito un numero impensabile di trapianti di cuore, impensabile fino a 2 anni fa. Il risultato è frutto di un lavoro instancabile di una equipe che si chiama Policlinico di Bari. Un grazie a tutte le figure che permettono tutto ciò. Dalla dirigenza del Policlinico, al Centri regionale trapianti con i fantastici 4, alla tipizzazione tissutale, a tutti i professionisti infermieri, Oss, medici anestesisti, chirurghi, ed agli imprescindibili ed insostituibili medici in formazione».
«È un grande risultato - aggiunge il direttore generale del Policlinico, Giovanni Migliore - il Policlinico di Bari costituisce ormai un punto di riferimento non solo per la Puglia ma anche per altre regioni. Negli ultimi anni sono stati 18 i pazienti non pugliesi che hanno eseguito un trapianto cardiaco d’urgenza nel nostro Policlinico. Abbiamo un tempo medio in lista di attesa di 62 giorni, rispetto a una media nazionale di oltre 18 mesi. Grazie all’elevata competenza professionale e a una struttura organizzativa che, con il coordinamento del Centro regionale trapianti, si esprime al meglio».
Insomma, il 2023 sarà ricordato come un anno importante per la trapiantologia pugliese e per il Centro regionale trapianti che, dalla fondazione nel 1992, non aveva mai raggiunto questi numeri.
«La Puglia si conferma solidale grazie alla generosità e solidarietà delle famiglie pugliesi che con il loro atto sublime di amore verso il prossimo hanno permesso ancora una volta quest’anno di incrementare il numero di trapianti di cuore, fegato e rene», conclude il coordinatore del Centro regionale trapianti, Loreto Gesualdo.
«I numeri di quest’anno confermano - aggiunge Gesualdo - come la solidarietà sia cresciuta ulteriormente perché tutti gli operatori sanitari hanno davvero dato l’anima. Un trapianto è il frutto del lavoro di squadra dei medici visto che coinvolge molti reparti, diverse professionalità e associazioni di volontariato che tanto hanno contribuito alla sensibilizzazione alla cultura del dono».
«Un grande lavoro - conclude il coordinatore del Crt Puglia - che ha sicuramente sensibilizzato i cittadini sul valore del sistema sanitario e sull’importanza di affidarsi a questo e sostenerlo. L’incremento di adesioni alla donazione nasce anche da questo spirito».