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Puglia, fiato sospeso per l’esercito di beneficiari del reddito di cittadinanza. Cgil, contattati da gente disperata per la revoca

 
Redazione primo piano

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Reddito di cittadinanza tra povertà e post-verità

Sono circa 136.000 i nuclei familiari beneficiari, circa 320.000 per l’esattezza le persone coinvolte, con un importo medio mensile inferiore ai 600 euro.

Lunedì 31 Luglio 2023, 07:00

12:42

PUGLIA - La Puglia è tra le regioni dove il reddito di cittadinanza è particolarmente diffuso: sono circa 136.000 i nuclei familiari beneficiari, circa 320.000 per l’esattezza le persone coinvolte, con un importo medio mensile inferiore ai 600 euro. Molti di loro, circa la metà, non hanno mai avuto contatti con i Centri per l’impiego dove un navigator avrebbe dovuto tentare di connetterli al mondo del lavoro. Ma tanti altri, quelli non «occupabili» grazie al Rdc hanno avuto la possibilità di una esistenza più dignitosa. Ecco perché la Cgil ha parlato di «bomba sociale» che potrebbe esplodere dopo la cancellazione definitiva dell’assegno voluto e introdotto dai 5 Stelle.

Preoccupata la segretaria generale Cgil Puglia Gigia Bucci che ha confermato il gran numero di telefonate giunte nelle sedi del sindacato da parte di persone che hanno ricevuto l’sms con l’annuncio della sospensione dell’assegno. «Saremo invasi da richieste di aiuto» ha detto Bucci. Sarà così per tutte le organizzazioni sindacali.

Più modesti i numeri per quanto riguarda la Basilicata. Qui nel 2022 sono stati oltre 26.000 i beneficiari, per un numero complessivo di 13.600 famiglie. La media dell’importo mensile calcolato dall’Inps è di 500 euro. Tra i lucani che beneficiano del Rdc oltre 8.000 sono stati indirizzati ai servizi per il lavoro, come ha evidenziato l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro. La quasi totalità dei beneficiari ha sottoscritto un patto per il lavoro. Di questi, la metà presenta un alto rischio di disoccupazione di lunga durata.

Anche in Basilicata la Cgil è mobilitata: «È indispensabile la programmazione di un incontro urgente con il Prefetto, l’Anci, l’assessore alle attività produttive e i vertici dell’Arlab - scrivono Vincenzo Esposito, segretario generale Cgil Potenza, e Giuliana Pia Scarano, segretaria generale Fp Cgil Potenza - al fine di mettere in asse le azioni volte ad affrontare la grave emergenza che ci aspetta ed evitare che gli operatori di Cpi e Assistenti sociali, in quanto punti di prossimità con l’utenza, restino soli ad affrontare questa gravissima situazione sociale». 

CGIL PUGLIA, CONTATTATI DA GENTE DISPERATA PER LA REVOCA

«Le nostre sedi in queste ore sono prese d’assalto, in presenza e con telefonate, le persone sono disperate, non sanno come fare ora senza quel sussidio». Gigia Bucci, segretaria generale della Cgil Puglia, è preoccupata per le tensioni sociali che rischia di alimentare il taglio del Reddito di cittadinanza.

«Affannarsi sui dati oggi ha valore relativo - aggiunge -. Dal primo gennaio 2024 il Reddito di cittadinanza sarà abrogato per tutti. Siamo di fronte a un Governo che fa cassa sui poveri, sul disagio sociale, che favorisce gli evasori e si accanisce sulle aree più deboli del Paese. Dal Rdc all’autonomia differenziata, dai tagli alla sanità all’opposizione a una discussione parlamentare sul salario minimo fino alle misure del Pnrr, questo Governo è evidente come sia al servizio solo di alcune lobby di potere. Una destra antisociale, populista che purtroppo rischia di frantumare la tenuta del Paese».

Basta leggere - afferma la Cgil - i report di Anpal e Inps sul Reddito di cittadinanza per capire l’emergenza sociale che attraversa la Puglia dove «oltre 80mila persone sono povere benché occupate. Oltre il 90 per cento dei rapporti di lavoro attivati è precario e a tempo, altissima l’elusione dei contratti che si traduce in sfruttamento ed evasione contributiva e fiscale». «Un mercato del lavoro, quello pugliese - aggiunge Bucci - in alcuni settori importanti - penso ad agricoltura e turismo - legato a stagionalità, quindi impieghi frammentati oltre che comparti dove drammatici sono i dati di irregolarità. Uno scenario che fa sì che il 19,8% dei beneficiari di Rdc in Puglia, dati relativi al 2022, percepisse la misura di sostegno benché occupato». «In Puglia - viene rilevato - il 27,5% dei presi in carico ha necessità di aggiornare le proprie competenze, il 50,9% di riqualificarle».

Ancora, dei beneficiari del Rdc sottoscrittori del Patto al 31 dicembre 2022, «il 55,2% è a rischio di diventare disoccupati di lunga durata. Inoltre 13.911 persone beneficiarie, il 58 per cento uomini, hanno trovato un’occupazione, ma in larga parte precaria e a tempo. Nel 54% dei casi ha interessato soggetti fino a 39 anni». Nell’ultima rilevazione Inps relativa al mese di giugno, i nuclei famigliari in Puglia beneficiari del Reddito di cittadinanza erano stati 86.567 per 194.392 persone coinvolte, l’importo medio mensile è stato di 593 euro. Oltre 22mila dei beneficiari sono residenti nell’area metropolitana di Bari, seguono Lecce e Taranto co 16mila, Foggia con 14.500, quindi la Bat con 9.600.

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