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Sanità in Puglia, liste d’attesa: da recuperare oltre 123mila prestazioni

 
Federica Marangio

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Federica Marangio

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Ma l’Asl di Taranto risulta l’azienda con il piano più virtuoso della regione. Il Dg Colacicco: garantire prestazioni di qualità

Venerdì 05 Maggio 2023, 07:40

TARANTO - Saranno 123.644 le prestazioni di specialistica ambulatoriale da recuperare nel corso dell’anno. L’annosa questione delle liste d’attesa volge verso una soluzione, ma il problema centrale è la carenza di personale specializzato. Mancherebbero soprattutto i tecnici di diagnostica per immagini. «Sapere che oggi la Asl di Taranto è, fra quelle pugliesi, l’azienda che ha ricevuto una valutazione ottima - spiega il direttore generale dell’Asl di Taranto, Vito Gregorio Colacicco - per il piano di abbattimento dei tempi di attesa per il recupero dei servizi diagnostici e terapeutici è di grande consolazione».

Ma prima di esultare Colacicco attende i numeri definitivi nonché il raggiungimento degli obiettivi con l’erogazione di prestazioni nei tempi previsti dalla conferenza Stato-Regioni alla luce delle gravi carenze di tecnici e dirigenti medici di varie discipline. «Non dimentichiamo – aggiunge - che si tratta di un progetto». Intanto ringrazia per l’impegno profuso in Regione. Proprio l’aggiornamento del programma attuativo aziendale per il recupero delle liste d’attesa” ha consentito di specificare e implementare le nuove misure per l’anno in corso.

L’Asl di Taranto che è risultata l’azienda con il piano di recupero più virtuoso della Regione, punta ad una proficua sinergia con i medici di medicina generale, con le associazioni dei cittadini e con le case di cura. Queste ultime garantiscono il 50% delle prestazioni, mentre i medici di medicina generale alleggerirebbero il flusso delle prestazioni, rispettando i codici di priorità. Una più efficace gestione delle cronicità, come previsto dal piano nazionale, permetterebbe di bypassare la fase delle prenotazioni. I cittadini sarebbero proiettati verso un sistema di erogazioni calendarizzate senza che vi sia una loro esplicita richiesta. Le patologie croniche sono, tra le altre, il diabete, l’ipertensione, la broncopneumopatia cronico ostruttiva».

Questa nuova realtà, qualora si concretizzasse, porterebbe ad un radicale cambio di scenario che è quello verso il quale l’Asl di Taranto sta cercando di proiettarsi a totale beneficio dei cittadini. Il limite con cui fare i conti rimane il medesimo in qualunque settore della sanità: la mancanza di personale medico e di tecnici. Soprattutto per le liste di attesa i tecnici che lavorano nella diagnostica per immagini risultano carenti rispetto alle necessità. Il piano di recupero delle liste fa ben sperare guardando alle prestazioni ospedaliere previa valutazione del potenziale erogativo delle attrezzature per le grandi macchine di cui, precisa Colacicco, «condividiamo l’indirizzo di un utilizzo no-stop ove fosse possibile concordando con i turni del personale impiegato». E le prestazioni che rientrano in questa previsione di lavoro includono anche il privato accreditato, tutte quelle case di cura che erogano servizi di diagnostica strumentale, ma anche gli specialisti ambulatoriali. Una visione d’insieme che non esclude nessuna attività per puntare con fiducia ad una Sanità regionale con un ampio ventaglio dell’offerta assistenziale. Il provvedimento, finanziato in parte con i 30 milioni di euro stanziati dalla legge di bilancio, prevedeva, inoltre l’istituzione di agende di prenotazione dedicate riferite alle prestazioni previste nel percorso di follow-up, Pdta/percorsi formalizzati con appositi atti di giunta regionale, day service, malattie rare.

Dal Piano di ricognizione dell’Asl ionica, il numero di prestazioni ambulatoriali è significativo, così come le ore di lavoro degli operatori sanitari. È previsto nel corso dell’anno il recupero di 123.644 prestazioni di specialistica ambulatoriale, per 41.215 ore di lavoro, e 3.447 prestazioni in regime di ricovero o day service, per 6.981 ore di lavoro, con specificazione del numero di prestazioni per ogni ora e con ovvia differenziazione per complessità. «L’auspicio – conclude il direttore generale – è garantire a tutti i cittadini dell’Asl di Taranto e a tutti i cittadini pugliesi, prestazioni di qualità in linea con le direttive e gli obiettivi regionali».

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