BARI - L’idea alla base della campagna elettorale per le amministrative di maggio è «ripetere il successo delle politiche, soprattutto in Puglia e in particolare in Terra di Bari»: il commissario provinciale di Forza Italia Francesco Paolo Sisto, viceministro alla Giustizia del Governo Meloni, lancia la metaforica Opa azzurra sul turno del mese prossimo che vedrà coinvolti 51 comuni pugliesi, dei quali un solo capoluogo, Brindisi, e 9 in provincia di Bari, certo che l’onda lunga del successo delle politiche dello scorso settembre continuerà anche nel 2023.
Lo sguardo, oltre che a Brindisi, comune nel quale Fi candida – con il placet proprio del commissario regionale Mauro D’Attis – l’ex sindaco di ispirazione socialista Pino Marchionna, in una coalizione che vede insieme anche gli alleati naturali di FdI e Lega oltre ad Azione, Iv, Pri e Udc, punta soprattutto alle realtà più significative del Barese ovvero Altamura, Monopoli e Mola. «Sono comuni in cui – spiega Sisto, incontrando i candidati della provincia – l’impegno deve essere massimo, stiamo facendo bene al governo e faremo bene anche sui territori, c’è grande entusiasmo».
Un entusiasmo che, per forza di cose, deve passare anche ai candidati, agli iscritti e ai simpatizzati che devono «dare una forte spinta, per dare impulso. Il respiro deve essere comune, lungo, profondo». Così lungo da pensare anche agli appuntamenti che sono dietro l’angolo, dopo il voto di maggio ovvero le comunali di Foggia, quelle di Bari e, naturalmente, la Regione. «Siamo convinti di poter dire la nostra – spiega - finalmente, in modo convincente e decisamente migliorativo per la Puglia».
L’avviso di sfratto al governo regionale di centrosinistra passa attraverso il tema più caldo delle ultime settimane ovvero la sanità, «che è in una condizione assolutamente inaccettabile». Si tratta, a detta dell’esponente azzurro «di una piaga enorme e non bastano le parole per allontanare le liste di attesa, le difficoltà strutturali, le indecisioni nelle scelte che fanno della Puglia una delle peggiori regioni d’Italia in maniera di sanità».
E, siccome un vecchio adagio recita che chi vinca a Bari, l’anno successivo riesca a vincere anche alla Regione, ecco che il capoluogo pugliese diventa propulsivo per le ambizioni verso via Gentile. «L’altro tema di grande importanza è quello della sicurezza» aggiunge Sisto, mettendo in evidenza come Bari sia «una città diventata clamorosamente insicura e una città insicura significa una città debilitata, che non ha più alcuna attrattività, anzi respinge, per questo è necessario intervenire fortissimamente su Bari e noi lo faremo». Una vera e propria sfida che Sisto lancia, promettendo azioni per il capoluogo «indipendentemente dalle opinioni delle autorità locali, noi interverremo sulla città perché i baresi possano essere più tranquilli». «Mi sembra – aggiunge ancora Sisto – che sanità e sicurezza siano gli argomenti sui quali il centrodestra debba necessariamente dire la sua, non nell’interesse del consenso ma dei cittadini pugliesi».
Il penalista barese, insieme al senatore meloniano Filippo Melchiorre e al consigliere regionale leghista Fabio Romito, è indicato tra i papabili per la candidatura a sindaco di Bari e sull’argomento le idee sono chiare: «Si tratta di un tema prossimo, su cui occorrerà confrontarsi, non solo a livello locale, ma certamente in un respiro più ampio, che riguarderà anche gli ambiti nazionali, vista l’importanza di Bari». Su questo fronte Sisto auspica «una scelta rapida, ma ragionata e ragionevole».